Premio Film Impresa, Salvatores presiede la giuria. "Vedrete un inedito di Olmi che intervista Valentino Rossi"

Torna il premio Film Impresa, rassegna sul cinema che racconta le aziende. In concorso anche il film che racconta i 145 anni di storia del Messaggero. Presidente di Giuria, Gabriele Salvatores

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Mercoledì 20 Marzo 2024, 15:16

La prima edizione dello scorso anno era "sperimentale", stando alle intenzioni degli organizzatori. Ma evidentemente l'esperimento ha avuto successo, visto l'annuncio di una
seconda edizione che si svolgerà dal 9 al 11 aprile alla Casa del Cinema di Roma, sempre su iniziativa di Unindustria con il supporto di Confindustria e di Gianpaolo Letta ad di Medusa, per la direzione artistica di Mario Sesti, con il regista Gabriele Salvatores - Premio Oscar con il film Mediterraneo nel 1992 - a presiedere la giuria che decreterà i premi per la sezione documentari, a sua volta suddivisa in storie e percorsi, per la sezione narrativa e per la sezione innovation, image & sound; quest'anno sarà poi presente anche il settore delle web series.

La seconda edizione del Premio "Film Impresa" - presentata al cinema Barberini di Roma - vedrà anche l'assegnazione di riconoscimenti particolari: il Premio Speciale per Ferzan Ozpetek e Gabriele Salvatores, il Premio Olmi a Francesca Archibugi, il Premio Fs a Caterina Caselli, il Premio Creatività a Renzo Rosso, mentre il pubblico assegnerà il premio popolare della platea al film più amato e l'Ente dello Spettacolo - Rivista del Cinematografo al film che sarà poi proiettato a luglio al "Lecco Film Fest"

Osserva il regista Gabriele Salvatores, presidente della giuria del Premio (un anno fa toccò a Paolo Genovese, quest'anno in concorso): «Quando si fa un film promozionale o anche solo uno spot pubblicitario, si ha un tempo relativamente breve anche se con grandi mezzi a disposizione. Nei vecchi "Carosello", grandi attori si rendevano disponibili per filmati che puntavano a emozionare o a divertire, prima che nel finale si pubblicizzasse il prodotto. Si può dire che la pubblicità abbia influenzato il cinema, con il ricorso ai primi piani e alle inquadrature strette, per un racconto serrato. Ora, la tendenza sembra invertirsi, è il cinema a influenzare la pubblicità e la promozione, perché le aziende si rendono conto che raccontare l'anima di una
impresa e non soltanto il suo prodotto riesce a ottenere un coinvolgimento maggiore del pubblico». Per Giampaolo Letta e Mario Sesti, rispettivamente presidente e direttore artistico di Film Impresa, si tratta di «un cantiere di ricerca, di conoscenza, di esplorazione di quelle opere che incrociano il linguaggio del cinema e la dinamica imprenditoriale, l'universo mediatico in cui viviamo e l'immenso potere di trasformazione delle nuove tecnologie, mettendo in scena quel punto di fusione in cui la manifattura di un'inquadratura e di un testo cerca la narrazione ideale per comunicare l'identità di una impresa e la sua capacità di innovazione
e di lavoro. Il vero protagonista sarà il giacimento inesauribile di immagini e di suoni in grado di riempire uno schermo di nuovi orizzonti e paesaggi, del movimento inarrestabile del tempo e
dell'archivio della memoria, della potenza dell'energia e dell'antichissima arte della ceramica, grazie a uno sguardo che registra dal vero oppure all'invenzione di un racconto fantastico,
alla poesia della luce o al ritmo della musica».

Quest'anno in concorso anche il cortometraggio "Il Messaggero 145 - #condivisodal1878" il film che racconta storia, missione e legacy del giornale della Capitale, presentato nel 2023 durante i festeggiamenti per i 145 anni del giornale e realizzato con la redazione e i lavoratori del Messaggero da Alvaro Moretti, Dario Carrarini (Studio Kowalski) e Giancarlo Carlini (Q10). 

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