«Continuiamo a vedere una buona risposta da parte dei consumatori alle nuove collezioni di Riccardo Tisci con una crescita a doppia cifra nel corso dell'anno», ha commentato l'amministratore delegato Marco Gobbetti. «Stiamo prevedendo una crescita a una cifra dei nostri ricavi annuali a tassi di cambio costanti rispetto alle precedenti previsioni incentrate sulla stabilità» ha affermato il gruppo nel comunicato stampa. Che prevede un margine operativo rettificato stabile a tassi di cambio costanti «nonostante l'impatto dei disordini a Hong Kong». Lo stilista italiano, ex Givenchy, subentrato a marzo 2018 a Christopher Bailey, con la missione di dare nuova vita alla maison fondata nel 1856, ha esordito con collezioni più «street wear» e meno classiche rispetto al passato. «Il 2020 sarà il secondo anno del nostro piano di trasformazione di Burberry», aggiunge l'amministratore delegato, che cerca di rilanciare la fascia più alta e un'offerta ampliata, concentrandosi su Asia e mercato cinese.
Il gruppo organizzerà una sfilata a Shanghai ad aprile e sta costruendo il suo primo «social store» in collaborazione con il colosso della tecnologia cinese Tencent, che dovrebbe aprire a Shenzhen nella prima metà del 2021. «Anche se siamo consapevoli dell'incerto contesto macroeconomico, rimaniamo fiduciosi nella nostra strategia» conclude Gobbett.
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