Banca d'Italia sceglie la continuità e nomina Luigi Federico Signorini come direttore generale, al posto di Daniele Franco, chiamato da Mario Draghi al ministero dell'economia. La nomina, proposta dal governatore Ignazio Visco al Consiglio Superiore segue la regola non scritta di scegliere il componente più anziano del direttorio. Le altre due possibili scelte infatti, Alessandra Perrazzelli e Piero Cipollone, fanno parte dell'organo da minor tempo, Cipollone da appena un anno mentre Signorini vi è entrato nel 2013 rinnovato poi nel 2019. Un rinnovo questo che provocò una divisione nel governo di allora, il primo presieduto da Giuseppe Conte, fra leghisti e grillini e che fece slittare la nomina.
Ora la scelta dovrà seguire l'iter previsto e quindi essere approvata con decreto del Presidente della Repubblica, promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, sentito il Consiglio dei ministri.
Fiorentino, classe 1955, dai toni garbati e pacati, Signorini, pur avendo una lunga carriera in Banca d'Italia ha svolto anche professioni e incarichi fuori da Via Nazionale quali il giornalista, l'insegnante, il consulente legislativo a livello regionale.