Assegno unico, l'importo massimo verso i 200 euro: cosa cambia da gennaio 2024 (occhio alla soglia Isee)

Gli aumenti delle varie fasce saranno del 5,4%, l’importo più alto aumenterà di 11 euro per chi è sotto un Isee di di 17.090,61 euro

Assegno unico, quota massima sfiora i 200 euro da gennaio 2024: i nuovi importi maggiorati per fronteggiare l'inflazione
di Mario Landi
4 Minuti di Lettura
Lunedì 11 Dicembre 2023, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 17:07

L'inflazione corrode il potere di acquisto e il governno adegua l'importo dell'assegno unico universale. La misura quest'anno ha raggiunto 5,59 milioni di famiglie, per un totale di 8,89 milioni di figli a carico. Come stabilito dal Dlgs 230/2021 che disciplina l'aiuto per i figli, l'ammontare destinato ai genitori va infatti adeguato ogni anno al costo della vita. Gli importi attuali dell' assegno unico variano dalla quota minima di circa 54 euro al mese a quella massima di 189,2 euro per ogni figlio, attribuite in base alle soglie Isee. Il Sole 24 Ore del Lunedì calcola quanto varrà l'assegno unico a partire da gennaio 2024, applicando il tasso di rivalutazione del 5,4% già, lo stesso già deciso per le pensioni tramite decreto del Mef lo scorso 27 novembre.

La legge di bilancio ha ha inoltre stabilito che per i figli di età inferiore a un anno e per le famiglie che hanno 3 oppure più figli fino al terzo anno di ciascun figlio (con limite Isee di 40mila euro) scatta una maggiorazione di del 50% che porta l'assegno a un massimo di 262,5 euro al mese.

La percentuale ufficiale verrà decisa con un comunicato di Istat a gennaio e andrà applicata sia sugli importi base per ciascun figlio, sia sulle soglie Isee sia sulle maggiorazioni.

Nel frattempo sulla misura pesa l'infrazione Ue e il Governo sta cercando di difendere il requisito dei due anni di residenza a livello europeo.

Assegno unico, i nuovi importi

Quest'anno a gennaio, insomma ormai 12 mesi fa, l'aumento innescato dall'inflazione fu dell 8,1%, un record. Nel gennaio 2024 le stime più attendbili indicano un aumento del 5,4%.

Intanto il tetto minimo dell'Isee passerà da 16.215 a17.090,61: fino a questa sogli l'assegno unico passerò da da 189,2 a 199,4 euro.

L'importo più basso scatterà per chi supera un Isee di 45,574,96 euro: in questo caso l'importo dell'assegno unico è di 57,2 euro (28.5 per i figli dai 18 ai 20 anni).

Tornando alla prima fascia, la più bassa, le maggiorazioni relative ai figli ulteriori al secondo portano l'assegno unico a 96,9 euro; a 119,6 euro per i figli non autosufficienti fino ai 21 anni; 108,2 euro per i figli con disabilità grave sotto i 21 anni; 94,9 euro per i figli con disabilità media fino ai 21 anni; a 22,3 euro per ogni figlio fino ai 21 anni. Il bonus secondo il percettore di reddito è di 34,1 euro.  

Nella seconda fascia, ovvero oltre un Isee di 45,574,96 euro, le maggiorazioni relative ai figli ulteriori al secondo portano l'assegno unico a 17,1 euro; a 119,6 euro per i figli non autosufficienti fino ai 21 anni; 108,2 euro per i figli con disabilità grave sotto i 21 anni; 94,9 euro per i figli con disabilità media fino ai 21 anni; a 22,3 euro per ogni figlio fino ai 21 anni. Il bonus secondo il percettore di reddito non è previsto.  

 

 

Assegno unico, gli importi attuali

Gli scaglioni Isee che determinano l'importo dell'assegno sono molto "fitti". Granularità, si dice in termine tecnico. Ecco i primi dieci, giusto per esempio.

  • fino a 16.215,00 (189,2 euro)
  • da 16.215,01 a 16.323,10 (188,6 euro)
  • da 16.323,11 a 16.431,20 (188,1 euro)
  • da 16.431,21 a 16.539,30 (187,6 euro)
  • da 16.539,31 a 16.647,40 (187,0 euro)
  • da 16.647,41 a 16.755,50 (186,5 euro)
  • da 16.755,51 a 16.863,60 (185,9 euro)
  • da 16.863,61 a 16.971,70 (185,4 euro)
  • da 16.971,71 a 17.079,80 (184,9 euro)
  • da 17.079,81 a 17.187,90 (184,3 euro)

Nella seguente tabella, gli importi dell'assegno unico in base all'Isee del contribuente richiedente.

I requisiti attuali

L’importo dell’Assegno viene determinato in base all’Isee presentato del nucleo familiare del figlio beneficiario, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di numerosi altri elementi.

In particolare, è prevista:

- una quota variabile progressiva (da un massimo di 189,2 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 16.215 euro a un minimo di 54,1 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 43.240 euro).

Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di:

  • nuclei numerosi (per i figli successivi al secondo);
  • madri di età inferiore a 21 anni;
  • nuclei con quattro o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro;
  • figli affetti da disabilità;
  • figli di età inferiore a un anno;
  • figli di età compresa tra 1 e 3 anni per nuclei con tre o più figli e ISEE fino a 43.240 euro;
  • una quota a titolo di maggiorazione per compensare l’eventuale perdita economica subita dal nucleo familiare, se l’importo dell’Assegno risultasse inferiore alla somma dei valori teorici dell’Assegno per il Nucleo Familiare (componente familiare) e delle detrazioni fiscali medie (componente fiscale), percepite nel regime precedente la riforma.

© RIPRODUZIONE RISERVATA