Welfare aziendale, i benefit anche meglio degli aumenti retributivi

Tra i lavoratori che beneficiano di welfare aziendale l’84,3% vorrebbe che fosse potenziato, mentre tra coloro che non ne beneficiano l’83,8% vorrebbe fosse introdotto nella propria azienda.

Welfare aziendale, i benefit anche meglio degli aumenti retributivi
di Marco Barbieri
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Mercoledì 6 Marzo 2024, 11:11 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 07:29

Dichiara di sapere cosa sia il welfare aziendale l’81,8% degli occupati, in particolare il 32,7% in modo preciso e il 49,1% per grandi linee, mentre solo il 18,2% dichiara di non sapere cosa sia.

Se nel 2018 solo il 19,6% conosceva bene questo strumento, ora la percentuale è cresciuta del 67%. È uno dei dati emersi dal settimo Rapporto Censis-Eudaimon (giunto alla settima edizione) sul welfare aziendale.
«Conoscenza e apprezzamento sono segnali incoraggianti, sintomi di un fenomeno in costante diffusione e ormai consolidato, soprattutto come conseguenza di esigenze socio-politiche negli ultimi anni – spiega Alberto Perfumo, fondatore e amministratore delegato di Eudaimon – Ciò che senza dubbio emerge dal Rapporto, è la necessità di un salto culturale del welfare aziendale, per cogliere le sfide del momento e per rispondere efficacemente ai bisogni di aziende e lavoratori. Le prime si trovano a fare i conti con un mercato del lavoro sempre più competitivo ma con sempre meno mezzi per giocare la partita dell’attraction e della retention. I secondi, disaffezionati al lavoro, esprimono una domanda di ascolto, riconoscimento e attenzione al proprio benessere».
Tra i lavoratori che beneficiano di welfare aziendale l’84,3% vorrebbe che fosse potenziato, mentre tra coloro che non ne beneficiano l’83,8% vorrebbe fosse introdotto nella propria azienda. L’apprezzamento arriva al punto che il 79,5% degli occupati vedrebbe con favore un aumento retributivo sotto forma di una o più prestazioni di welfare.
I lavoratori guardano anche alla sua evoluzione e l’89,2% degli occupati vorrebbe la personalizzazione del welfare aziendale, con offerte modulate sulle singole esigenze di ciascuno. Ma non è tutto: il 72,4% apprezzerebbe un consulente di welfare che li supportasse nell’affrontare eventuali problemi con la sanità, la previdenza, la scuola dei figli, ecc.

Un altro desiderio riguarda la semplificazione: il 79,3% vorrebbe che i servizi di welfare aziendale fossero accessibili e gestibili tramite app su smartphone perché ne faciliterebbe l’utilizzo. Infine, i lavoratori sono sempre più disaffezionati al lavoro, chiedono di essere ascoltati (89%) e reclamano più attenzione alla qualità della loro vita (61%).

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