Il viceministro dell'Economia Morando ha spiegato che il governo «ha avviato una approfondita verifica circa la possibilità che siano messe in atto misure in grado di ridurre gli effetti negativi del processo di risoluzione sulla componente socialmente più debole degli investitori coinvolti». L'idea è tutelare «coloro ai quali la natura dello strumento obbligazione subordinata poteva non essere perfettamente nota».
Sul piano della normativa europea, come ribadito da Morando e dallo stesso ministro Padoan, l'azzeramento del valore delle obbligazioni subordinate, così come di quello delle azioni, era una condizione necessaria per l'accesso al Fondo di risoluzione delle crisi con il quale gli istituti di credito dovrebbero essere rilanciati. Ecco perché il governo sta esplorando un'altra strada, quella dell'eventuale abuso della fiducia dei risparmiatori indotti a sottoscrivere titoli rischiosi, quali appunto le obbligazioni subordinate. Strada che comunque non è facile da percorrere: si tratterebbe di dimostrare il mancato rispetto delle procedure di garanzia che si applicano al momento della vendita dei titoli e sulle quali vigila la Consob.
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