Imu agricola: scadenza rinviata al 10 febbraio, si allarga l'esenzione

Imu agricola: scadenza rinviata al 10 febbraio, si allarga l'esenzione
2 Minuti di Lettura
Venerdì 23 Gennaio 2015, 17:22 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 13:05
Pagamento rinviato al 10 febbraio e nuovi criteri più larghi per l'esenzione. Così il governo in un consiglio dei ministri lampo che si è svolto nel pomeriggio ha avviato a soluzione il pasticcio dell'Imu agricola, l'imposta la cui scadenza di pagamento era stata fatta slittare dallo scorso 16 dicembre al 26 gennaio. Alla protesta del mondo agricolo per l'aumento del prelievo si era aggiunta l'azione del Tar, il tribunale amministrativo regionale, che alla fine dello scorso anno aveva sospeso il decreto con le nuove regole.



Con i nuovi criteri, che si applicheranno ai pagamenti dovuti per il 2014 e poi andranno a regime a partire dall'anno in corso, il numero dei Comuni esenti in quanto situati in montagna passa da 1.498 a 3.456. Inoltre l'imposta non sarà applicata ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli (purché iscritti al relativo fondo di previdenza) nei 655 Comuni definiti “parzialmente montani”. E il 10 febbraio - nuova scadenza fissata visto che a quella del 26 gennaio mancano solo tre giorni - non pagheranno nemmeno coloro che sarebbero stati esenti con le precedenti norme e lo sarebbero con quelle appena definite.



Con il decreto dello scorso 28 novembre, di fatto mai applicato anche per l'intervento del Tar, venivano fissati i criteri per l'esenzione (applicata in modo pressoché gemeralizzato per l'anno 2013). I comuni italiani erano stati divisi in due fasce, quelli di altitudine oltre i 600 metri, e quelli con altitudine compresa tra 281 e 600. Nei primi l'esenzione era totale, nei secondi di applicava solo agli agricoltori professionali. Questo criterio aveva provocato proteste perché tra l'altro l'altitudine andava riferita al municipio e non all'effettiva ubicazione del terreno.



Con le ultimissime modifiche resta lo schema basato su esenzione totale e parziale, ma la distinzione non è più puramente altimetrica: si baserà sulla classificazione dei Comuni realizzata dall'Istat che individua quelli non montani quelli parzialmente montani e infine quelli totalmente montani. Per lo Stato il gettito atteso scende da 350 a 260 milioni: una perdita di 90 milioni ritenuta compatibile con gli obiettivi di bilancio per il 2014.
© RIPRODUZIONE RISERVATA