Secondo il Corriere della Sera il Ministero guidato da Pier Carlo Padoan e i vertici dell'Enav avrebbero optato per la quotazione del 49% del capitale, indiscrezione confermata anche da Reuters. La percentuale scelta è dunque simile a quella decisa per le Poste e, presumibilmente, per le Ferrovie dello Stato, gli altri due grandi asset pubblici in via di privatizzazione.
L'Enav, ora al 100% in mano al Tesoro, potrebbe valere, al lordo del debito, 1,8-2 miliardi di euro. Una stima, questa, che permetterebbe allo Stato di incassare dalla privatizzazione tra i 700 e gli 800 milioni di euro.
Quanto alle tempistiche, invece, la quotazione è confermata per il 2016. Per ora, comunque, non ci sarebbe ancora una tabella di marcia dettagliata perché molto dipenderà dalla situazione dei mercati e dall'andamento della privatizzazione delle Ferrovie.
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