Le pensioni private antecedenti il 1980 sono 355.335 i trattamenti pubblici 51.607. L'età alla decorrenza delle pensioni liquidate prima del 1980 per la gestione dei dipendenti pubblici era di 49 anni per la vecchiaia e di 45,7 per i trattamenti di anzianità contributiva. Per i superstiti “da assicurato” era di 41,1 anni mentre per i superstiti da pensionato era di 45 anni. Naturalmente la cifra media risente del fatto che sono passati moltissimi anni e quindi le persone rimanenti con pensioni così «vecchie» sono quelle che sono andate a riposo prima e dopo 38 anni sono ancora in vita.
Per i pensionati del settore privato l'età è un po' più alta per i trattamenti di vecchiaia (compresa l'anzianità) con 54,5 anni, mentre è più bassa per i superstiti con appena 40,2 anni al momento della liquidazione della pensione. Il dato dei pubblici risente chiaramente delle pensioni «baby» e quindi delle uscite dal lavoro con 20 anni di contributi o meno (14 anni sei mesi e un giorno per le donne con figli).
Se per le pensioni del settore privato l'importo medio degli assegni liquidati prima del 1980 è largamente inferiore a mille euro al mese (818 euro mensili i trattamenti di vecchiaia, 529 euro quelli ai superstiti) per le pensioni del settore pubblico l'importo medio supera i 1.650 euro mensili per i trattamenti di vecchiaia e i 1.466 euro per quelli di anzianità.
Per le pensioni ai superstiti da assicurato risalenti a prima del 1980 la pensione media ammonta a 1.134 euro mentre gli assegni ai superstiti da pensionato valgono 1.200 euro al mese in media.
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