Panasonic ai suoi 100mila dipendenti: non lavorate troppo

Panasonic ai suoi 100mila dipendenti: non lavorate troppo
di Regina Picozzi
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Sabato 25 Febbraio 2017, 20:08 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 10:35
Il colosso giapponese Panasonic ha fornito direttive chiare ai propri dipendenti: “Siate efficienti e meno occupati”. Per i 100mila dipendenti dell'azienda non sarà più possibile superare le 80 ore di straordinari mensili. La notizia ha suscitato clamore, confermando l’evidenza che il Giappone sia un Paese decisamente sui generis per quanto concerne la mentalità lavorativa. Con il nuovo limite imposto Panasonic ha voluto incoraggiare i dipendenti a sfruttare al meglio la propria giornata piuttosto che trattenersi oltre le otto di sera.

Le direttive della società, stabilite a fine gennaio scorso dal presidente Kazuhiro Tsuga ed estese a tutti i componenti della Panasonic, hanno anche come scopo quello di creare un sistema di occupazione più elastico grazie all’utilizzo del telelavoro, consentendo però all'intero staff di godere dei giorni di vacanza previsti per i quali invece, quasi sempre, non fa neppure richiesta.

In base alle normative dell'azienda la giornata di lavoro non dovrà superare le sette ore e quarantacinque minuti, pur consentendo una flessibilità negli orari dei turni, che si diversificheranno sia in base al ruolo all’interno dell’azienda che alle necessità specifiche dei vari settori.

Il Giappone resta un Paese nel quale il principale obiettivo è la produttività, intesa sia come realtà quantitativa che qualitativa. Sulla base dei dati raccolti nel 2014, pubblicati dall’Istituto nipponico delle Politiche del Lavoro, tra i Paesi del G7 il Giappone detiene la più alta percentuale di dipendenti che lavorano più di 49 ore alla settimana, evidenziando contestualmente il più basso livello di produttività tra gli Stati presenti all’interno del medesimo gruppo. 
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