Leonardo, Moretti:«Pronti a vendere il controllo di Drs»

Mauro Moretti
di Roberta Amoruso
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Mercoledì 1 Marzo 2017, 18:23 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 10:30
La fase due di Leonardo, quella della crescita dopo la ristrutturazione, passerà dalla vendita di una bella fetta dell’americana Drs (il 49%), da nuove acquisizioni, ma anche dalla possibilità di un ritorno al dividendo per Mauro Moretti. L’amministratore delegato della ex-Finmeccanica non ha certo intenzione di cedere nessun merito sulla svolta messa a segno dal gruppo negli ultimi tre anni, da quando appunto è arrivato al vertice del gruppo. «Da una situazione di possibile fallimento siamo passati ad una situazione di stabilità e sostenibilità per tutti gli stakeholders», ha sottolineato l’ad con il mandato prossimo alla scadenza in audizione alla Commissione Industria del Senato. Poi l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «Io non ho trovato un piano industriale quando sono arrivato, il primo è stato fatto in 2014-15, questo è il secondo». Dunque, per i prossimi tre anni c’è da raccogliere i frutti del lavoro fatto nel triennio alle spalle: «Il piano che abbiamo immaginato», ha aggiunto,è di crescita, non di razionalizzazione o ristrutturazione, che in gran parte abbiamo già fatto».

LA STRATEGIA
Un capitolo importante sarà quello dello shopping. Sul tavolo ci sono «acquisizioni strategiche per aumentare il peso Leonardo nei settori dell’elettronica e delle piattaforme senza andare a debito». Insomma, «pensiamo ad acquisizioni strategiche in Italia, Europa e Usa, soprattutto nel settore dell’elettronica della difesa. Ora ci possiamo permettere di farlo non a debito», ha sottolineato Moretti, augurandosi di poter «annunciare a giorni un’acquisizione negli Usa».

Rimane ancora aperta invece la questione dell’acquisizione del controllo di Atr, la joint venture paritetica detenuta al 50% da Leonardo e Airbus. «Non possiamo perdere il treno di Atr - ha detto Moretti - Dobbiamo agire subito ed è quello che sto facendo».

Su un altro fronte, invece, sembra segnato il destino di Drs. Leonardo è intenzionato a mantenere il controllo di Drs, certo, ma con il 51%, non più al 100%. Un passaggio cruciale questo della riorganizzazione delle attività americane in Leonardo US. E l’obiettivo, ha spiegato, è «finanziarizzare quello che non ci serve per il controllo», cioè il 49%, destinando risorse a investimenti in ricerca e sviluppo. Qualche dettaglio in più? La nascita di Leonardo US avverrà sulla falsariga di quanto accaduto nel Regno Unito con Leonardo Uk e l’operazione “one company” portata avanti al di là della Manica. Il progetto, ha spiegato Moretti, è quello di costruire 8 regioni di mercato con un centro per ogni regione. «Per esempio per la regione araba ci sarà Riad, per la Cina Pechino o Shanghai, per la regione turca - ha detto - Istanbul o Baku, vedremo».

La svolta di Leonardo però, oltre che in Borsa, si farà sentire anche sul dividendo per Moretti. Dopo sei anni a bocca asciutta è ora di raccogliere qualche soddisfazione anche per gli azionisti. «Ho visto che c’è uno spazio su cui presenteremo delle proposte in consiglio d’amministrazione». Del resto, «abbiamo dati veramente solidi e inaspettati», ha aggiunto. E dunque la terza priorità dopo la riduzione del debito e gli investimenti deve essere la cedola per l’ad. Saranno poi le nomine tra marzo ed aprile a dire se sarà sempre Moretti a guidare  davvero la fase due di Leonardo. I numeri sono dalla sua parte. La condanna per la strage di Viareggio, un po’ meno.

 
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