"Le indicazioni che vengono dal G20 sono tutte indirizzate alla crescita, contro l'austerità e per contrastare le diseguaglianze. In questo senso - ha proseguito Padoan - l'Italia con questa manovra può essere un modello per l'Europa", dichiara Padoan, secondo cui l'1% di crescita nel 2017 è "una stima prudente". "Oggi il problema non è dire sì o no all'Europa, ma dire sì a un'Europa diversa, che non stia ferma e invece si muova". Padoan bolla come "ridicole" le accuse di mance e condoni in vista del referendum, al quale voterà con "un sì convinto, perché la riforma costituzionale avrà un effetto di traino su tutte le altre riforme". Il ministro spiega quindi che per la legge di Bilancio "bisognerà aspettare ancora qualche giorno, ma non è sospesa in attesa di indicazioni o telefonate da Bruxelles: si tratta solo di un maggior lavoro di contabilità e di coordinamento per la Ragioneria generale dovuto alla nuova normativa". In merito alla marcia indietro sulla misura sul contante, Padoan chiarisce che "non si trattava assolutamente di un condono che favoriva gli evasori, ma abbiamo deciso di eliminare il forfait per non dare adito nemmeno al minimo sospetto di voler favorire chi non rispetta le regole".
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