A perderci non sono però solo i legittimi fabbricanti, ma l'intera comunità. Perché - sottolinea la ricerca - a causa delle merci contraffatte che invadono il mercato, gli originali sono prodotti in numero inferiore, e questo di fatto significa minori posti di lavoro regolari: 434.000 calcola sempre l'Euipo. E poi naturalmente c'è il minor gettito di imposte (sul "tarocco" non si pagano tasse). Le perdite accumulate per i cittadini dell'Unione ammontano a 116 euro pro capite all'anno.
Il conto per l'Italia, patri delle "grandi firme" soprattutto di abbigliamento e design, è più salato: le perdite annue ammontano a oltre 8,6 miliardi di euro di fatturato, pari al 7,9% delle vendite dirette con impatto di circa 142 euro in meno per ogni abitante.
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