Moda estate 2023, tutte le declinazioni del bianco: dalla tuta di Prada al bon ton di Bottega Veneta

È la tela perfetta per creare outfit che possono essere la quintessenza dello chic. Burberry e Chloé optano per il monocromo, Chanel gli dà la fluidità di un pigiama

Le declinazioni del bianco: il tocco bon ton di Bottega Veneta
di Anna Franco
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 28 Giugno 2023, 11:36 - Ultimo aggiornamento: 29 Giugno, 07:20

Quei muri a secco tipici del Mediterraneo, così chiari da poterli guardare solo con gli occhiali da sole.

Gli scogli delle calette nascoste e gli acciottolati che arroventano le piante dei piedi proprio come le distese di dune di sabbia candida. Il bianco fa parte della nostra estate e del suo immaginario e, tradotto in abiti, si sposa perfettamente con l’abbronzatura. A dirla tutta questo colore è un jolly per ogni stagione, dell’anno e della vita. Dà luce, veste, fa l’outfit senza troppi problemi e senza bisogno di altri orpelli.

Il tocco bon ton di Bottega Veneta

«Personalmente, è un colore al quale sono molto affezionata - racconta la stylist Donatella Raggetti - Perché è minimale e allo stesso tempo essenziale. Le prime immagini che associo a questa nuance sono la t-shirt e la camicia. E non a caso, perché sono dei capisaldi irrinunciabili nel guardaroba». Insomma, se non li avete nell’armadio correte subito a comprarne anche qualcuno in più di scorta, in un cotone fresco, croccante, che sia una carezza per il corpo e per l’anima.

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ISPIRAZIONI

«Questi due capi sono memorie importantissime sia cinematograficamente e sia per la moda. E nel secondo caso sono ancora più amati in questo momento, portabandiera indiscussi del tanto osannato normcore». E, poi, l’esperta rammenta quanto possano essere un’ancora di salvezza. Guardare a Marlon Brando in Un Tram Chiamato Desiderio, a James Dean in Gioventù Bruciata o anche a Montgomery Clift in Un posto al sole del 1951, ma pure, negli anni Novanta a Kurt Gobain, che indossava la maglietta candida (e un po’ vissuta) sotto un cardigan infeltrito.

E prendere esempio e ispirazione. Ma farsi affascinare e conquistare anche dagli street look che accompagnano ogni fashion show che si rispetti o dalle stesse passerelle.

Fluidità da pigiama per Chanel

C’è chi come Burberry, Chloé o Ann Demeulemeester e non solo ha optato per il monocromo. Bottega Veneta gli ha dato un tocco bon ton. Da Chanel il sommo colore ha la fluidità di un pigiama, mentre da Ferragamo acquista l’aspetto di una tuta molto assertiva. Così come da Prada. «Il bianco è un foglio, un manifesto su cui poter scrivere quello che si vuole. Ha forza e concretezza e fa parte del linguaggio della cultura belga, quella promossa da Martin Margiela, Ann Demeulemeester e da tutta la scuola di quella zona, Helmut Lang compreso. È una nuance molto completa, che si può sporcare e che è sempre aperta a nuovi progetti e in questo sta, soprattutto, il suo fascino». Insomma, nulla di semplice, anzi è qualcosa di piuttosto complicato e abbastanza assertivo, che si fa notare e che richiama attenzione. Ma se ci si prende confidenza può diventare la quintessenza dello chic.

La tuta firmata Prada

«Mi sento di consigliare una maglietta bianca un po’ over - conclude Donatella Raggetti - e un paio di tacchi altissimi con una clutch per la sera. Ha un appeal meraviglioso. In versione giorno, ovviamente, meglio optare per una sneaker. E, poi, si può decidere se giocare con un total white o se, invece, spezzarlo. In questo secondo caso, io preferisco scegliere il nero. Banale? Non direi, basti pensare all’abbinamento tra una t-shirt e un pantalone maschile, da indossare con nonchalance». Il bianco, insomma, è la tela perfetta per creare l’outfit estivo.

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