Visionarie e innovatrici, le donne creano il futuro

Visionarie e innovatrici, le donne creano il futuro
di Maria Lombardi
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Sabato 18 Dicembre 2021, 15:08 - Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 13:29

Di corsa verso il futuro. Visionarie, esploratrici, innovatrici e inventrici. Ecco le donne che stanno provando ad accelerare il cambiamento, a rivoluzionare con le idee il mondo intorno a loro, che scommettono sulle intuizioni e ne fanno start up. Tanto da ricevere premi e finire nella hit delle imprenditrici e delle ricercatrici del domani, un passo avanti a tutti. Dalla medicina alla moda, dall'agricoltura alla scuola, dallo spazio all'archeologia, le sfide più originali.
Cominciamo dal futuro, anzi dal passato molto passato. Arianna Traviglia, archeologa 4.0, «sono un'umanista digitale», mette la tecnologia al servizio degli scavi e della cultura. Con il progetto Cultural Landscapes Scanner, di cui è coordinatrice, punta a usare le immagini satellitari della sonda Copernicus per individuare dall'alto nuovi siti archeologici sconosciuti, in acqua e sotto terra. Direttrice del Centre for Cultural Heritage Technology dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Venezia, l'archeologa ha appena ricevuto lInnovation Award dell'Angi, associazione nazionale giovani innovatori. «Credo e investo tempo e energie nella formazione dei giovani e delle giovani - spiega la studiosa - cerco di rappresentare con il mio percorso, uno stimolo in particolare per le ricercatrici a insistere, a non dare per scontato che non si possano raggiungere certe posizioni in quanto donna».
LE NOVITÀ
Dall'archeologia all'ambiente. Tra le altre start up premiate dai giovani innovatori, ecco Justonearth fondata da Valentina Piccioli. «Raccogliamo dati su meteo e cambiamenti atmosferici che provengono dai satelliti, li elaboriamo attraverso algoritmi di intelligenza artificiale per metterli al servizio di chi si occupa di ambiente». E ancora: Euleria di Chiara Iaquinta, all'avanguardia nella progettazione di software e dispositivi medici per la riabilitazione, e l'app leader della moda sostenibile Renoon di Iris Skarami. Un'altra vita? Basta entrare nel circuito Everywhere Tew, dove Tew sta per Travel Experience Work. «La pandemia ci ha dimostrato che molti lavori si possono svolgere in qualsiasi parte del mondo spiega Costanza, fondatrice della start up con una piattaforma tecnologica incrociamo le esigenze di viaggiatori o di lavoratori in smart working con le opportunità offerte da borghi e luoghi meno conosciuti».
Elisa Piscitelli e Mariapaola Testa hanno pensato al futuro dei ragazzi con Futurely, una piattaforma «digitale, guidata e personalizzata» per l'orientamento scolastico, un aiuto agli studenti per scoprire sé stessi e le possibilità dopo le scuole superiori. Ed Elisabetta D'Abundo si è dedicata all'innovazione sanitaria con Theratechnologies, un'azienda biofarmaceutica (progetto italiano con partner internazionali) che sviluppa e commercializza terapie all'avanguardia, tra cui gli anticorpi monoclonali.
Aveva solo 22 anni Marianna Palella quando ha fondato Citrus L'Orto Italiano (www.citrusitalia.it): ora ne ha 29 e guida un'azienda che fattura oltre 5,5 milioni di euro (base a Cesena), ha creato un modello di business innovativo nell'ortofrutta valorizzando la biodiversità italiana ed è la vincitrice del premio GammaDonna 2021. «Anche se piccoli - dice - si può fare la differenza. Io la rivoluzione la sto portando avanti a ritmo di vitamine e positività!».
Creare «un organo vivente in laboratorio» su cui testare farmaci e nuove terapie: questo il risultato raggiunto dal team di Silvia Scaglione, Chief Research Officer di React4Life, la biotech company che ha brevettato Multi in-Vitro Organs e ha conquistato il Women startup Award di Intesa San Paolo. La mascherina lavabile 500 volte: invenzione di Milena Baroni (tra le finaliste del GammaDonna), alla guida di Mycroclean Italia e di un team al femminile, che ha trasformato la lavanderia di famiglia, nata negli anni '50, in un'azienda leader nel settore della decontaminazione particellare, in Italia e all'estero. Pelle conciata biodegradabile, eco-friendly, libera dai metalli, l'ha creata Sara Santori nella sua Conceria Nuvolari. Mentre Giulia Giuffrè, insignita del titolo di SDG Pioneer 2021 per la gestione sostenibile dell'acqua dal Global Compact delle Nazioni Unite, con Irritec è un modello di irrigazione sostenibile.
I MODELLI
«Non c'è nulla di più entusiasmante che imbattersi nel talento e avere l'opportunità di metterlo in luce e contribuire a farlo crescere», Valentina Parenti, è presidente di GammaDonna. «Role-model, innovazione e una nuova narrazione del contributo delle donne sono fondamentali per costruire il futuro sostenibile ed inclusivo». Ma ancora ce n'è di strada da fare. È vero che avanza una schiera di imprenditrici innovative, ma su 6 milioni di imprese in Italia, solo 1,3 milioni sono guidate da donne e meno di 154mila sono quelle di giovani, rispettivamente il 22% e il 2,6% del totale.
Una ventata di futuro anche dall'Europa. La Commissione europea ha premiato le migliori innovazioni di imprese femminili dei Paesi Ue o extra Ue. Sul podio, Merel Boers (Paesi Bassi) fondatrice di NICO-LAB, impresa che produce tecnologie di avanguardia nell'assistenza medica, Mathilde Jakobsen (Danimarca), che ha creato Fresh.Land, piattaforma web che accorcia la filiera dell'agroalimentare. E infine, Daphne Haim Langford (Israele), con Tarsier Pharma, impresa che si occupa di tecnologie mediche per malattie degli occhi. Avanti, donne del futuro.
 

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