Ugo Gastaldi, chi è lo chef dei presidenti che lascia gli Usa e arriva a Ivrea: da Obama a Clinton, ecco le loro abitudini a tavola

“Obama ama la pasta in tutte le sue forme, Clinton è sempre a dieta mentre Biden adora la parmigiana di melanzane”

Ugo Gastaldi, lo chef dei presidenti lascia gli Usa e arriva a Ivrea: da Obama a Clinton, ecco le loro abitudini a tavola
di Alessandra Iannello
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Martedì 1 Agosto 2023, 19:20

Si dice che se si vuole comprendere a fondo una persona bisogna osservarla mentre mangia. Ugo Gastaldi ha goduto di un osservatorio privilegiato per farlo: il Cafe Milano di Washington. Inaugurato il 3 novembre 1992, lo stesso giorno della vittoria alla Casa Bianca di Bill Clinton, Cafe Milano ha visto seduti ai suoi tavoli i personaggi più potenti della terra: tutti gli ultimi presidenti americani (tranne Trump, anche se Ivanka e il marito erano di casa), i segretari di Stato, leader internazionali come Thatcher, Blair, Aznar, Peres, Sharon, Netanyahu ma anche Napolitano e Mattarella, Hussein di Giordania e re Abdullah con le consorti, Juan Carlos e Sofia. Non mancano icone dello sport come Lebron James e Michael Jordan, magnati come Bill Gates e Jeff Bezos e tante star di Hollywood.

Ugo Gastaldi, chi è lo chef dei presidenti

Quindi è facile capire perché Gastaldi sia stato soprannominato “lo chef dei presidenti”.

«Mi hanno denominato “lo chef dei Presidenti” – racconta Ugo - perché quando nel 2011 approdai al Cafe Milano di Washington ho servito più volte l’allora presidente Obama, l’ex presidente Bill Clinton e il vicepresidente e odierno presidente Joe Biden.

Si ritrovano tutti al Cafe Milano oltre che perché sono innamorati della cucina italiana anche per la riservatezza che offre questo angolo tranquillo nel clima politico spesso burrascoso della Capitale». Qui Gastaldi ha avuto modo di conoscere i piccoli “vizi” culinari di alcuni degli uomini più potenti della Terra.

Abitudini, intolleranze e allergie: cosa mangiano i presidenti

«Clinton – svela Ugo - purtroppo ha grossi problemi di dieta perché ha delle restrizioni alimentari importanti per motivi di salute e il suo piatto preferito è, giocoforza, l’insalata visto che è intollerante a tantissimi alimenti. Obama ama molto la pasta nei formati tagliatelle o pappardelle, mentre per i secondi preferisce gli ossibuchi e costolette di vitello. Come la moglie Michelle è attento alla provenienza di quello che ha nel piatto e opta preferibilmente per alimenti bio, mentre per quanto riguarda le quantità chiede sempre porzioni importanti. Michelle ordinava sempre grandi scodelle di insalate verdi e spaghetti al pomodoro fresco. Ho conosciuto anche l’attuale presidente in veste di vicepresidente. Ricordo che veniva sempre in cucina a fare delle telefonate super riservate. Si metteva in un angolo lontano da tutti. Una sera in cucina c’era una grande confusione così gli dissi “il mio ufficio è libero, vada pure lì per stare più tranquillo”. A tavola Biden non beve vino mentre ama i cappellini al pomodoro, le milanesi e i brasati. La moglie, di origine siciliana, adora la parmigiana di melanzane e altre specialità isolane».

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Ma gli aneddoti di chef Gastaldi non si limitano ai personaggi politici. «Una sera – ricorda Ugo – arrivò in cucina il maître di sala e mi disse “chef abbiamo Morgan Freeman che vuole mangiare, e vorrebbe, e qui lo disse in spagnolo, “olive farcite di aglio marinato”. Quella sera la cena di Freedman fu a base di olive e champagne. Anche Leo di Caprio veniva spesso da noi e ordinava, e mangiava, due piatti di pasta con il ragù napoletano alla genovese e due costolette di vitello».

Da Washington a Ivrea passando per Parigi

Dopo l’esperienza americana Ugo approda a Parigi alla guida de L'Assaggio il ristorante dell’hotel 5 stelle Castille del Gruppo Starhotels situato nel 1° arrondissement per poi passare all’Espadon, il ristorante di alta cucina all’interno del Ritz di Place Vendôme.

Nel 2019 Ugo torna in Italia per seguire un progetto complesso nella sua regione, la rinascita di Vistaterra, il Castello di Parella in provincia di Torino. Purtroppo, Vistaterra non supera il periodo Covid e chiude. Ma qui Ugo conosce due imprenditori di Ivrea, Giovanni Gianotti e Riccardo Laurenti, che hanno deciso di investire nel proprio territorio attraverso l’implementazione dell’offerta ricettiva di alto livello.

Nasce così, nel 2022, 3T Hotel, l’unico boutique hotel della città. Le camere e le suite hanno temi diversi ispirati al territorio a partire dal panorama che si gode dalle stanze e che spazia dal Castello sabaudo del ‘300 all’anfiteatro morenico: uno dei più rilevanti siti di origine glaciale del mondo.

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La cucina di Gastaldi, che segue le proposte lungo tutta la giornata (dalla prima colazione all’aperitivo fino alla cena), è espressione del contesto eporediense. In particolare, il XO Restaurant, posizionato al primo piano con affaccio sull’entrata, è aperto a pranzo e a cena e, tra i piatti iconici dello Chef, propone il vitello tonnato, gli agnolotti del plin e la costoletta di vitello alla milanese dorata nel burro d’alpeggio.

La carta vini spazia da quelli locali (Erbaluce DOCG, Carema DOC e Canavese DOC) a quelli italiani ed esteri. “Per la mia idea di cucina – conclude Ugo – il territorio è fondamentale perché fa parte della mia storia. Ho selezionato una brigata tutta italiana perché la conoscenza degli ingredienti e una certa cultura gastronomica sono presenti nella nostra cultura da tempo immemore”.

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