Valerio, 18 anni, ha lottato per due anni contro una gravissima malattia, ha cercato con tutte le due forze di combattere quel male comparso d'improvviso nella sua vita di ragazzo pieno di sogni e aspettative. Ieri Valerio è morto, gettando nel più profondo sconforto la sua famiglia e l'intera comunità di Celano.
Inutili le terapie, la delicatissima operazione a cui si era sottoposto, e i cicli chemioterapici. Valerio Tatarelli, 18 anni, che tutti chiamavano il gigante buono, non ce l'ha fatta nonostante la sua tenacia, la voglia di riprendersi la sua esistenza di giovane con il mondo davanti. «Ha lottato, ma nulla ha potuto contro una gravissima malattia. Si è spento Valerio, lasciando attonita e sconvolta un'intera comunità», scrive il sindaco di Celano, Settimio Santilli, sul suo profilo Fb.
Cordoglio in paese, un messaggio di vicinanza ai familiari e di lutto per la scomparsa prematura del giovane Valerio è stato espresso dall'amministrazione comunale. «Quando la vita si accanisce - continua il primo cittadino - in maniera così crudele e inspiegabile nei confronti di un'anima innocente sembra non aver senso ed è difficile da accettare, lasciandoti solo in un profondo sconforto, vuoto, smarrimento e immensa tristezza.
Il diciottenne è morto ieri all'ospedale dell'Aquila, dove era ricoverato da alcuni giorni. Nel dolore più profondo i genitori, Dea e Davide, che sono stati sempre accanto la loro ragazzo. La salma ieri pomeriggio è stata trasferita nell'abitazione di Celano, in via Cicerebbe. In tantissimi sono andati a casa per portare il cordoglio ai familiari. Il 18enne aveva frequentato l'Istituto tecnico di Avezzano dove aveva tanti amici, ma nell'ultimo anno si era spesso assentato per le cure. Il funerale di Valerio sarà celebrato oggi alle 17 nella chiesa del Sacro Cuore di Celano. Sono stati numerosi i messaggi di cordoglio che conoscenti e amici sul web.