Uccide il fratello paralizzato e si impicca: non voleva separarsi da lui

Uccide il fratello paralizzato e si impicca: non voleva separarsi da lui
di Daniela Cesarii
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Mercoledì 1 Febbraio 2023, 09:40

Tragedia di via Tripoli ad Ortona: avviati gli esami necroscopici sui corpi dei due fratelli. Se il biglietto, ritrovato in cucina dai carabinieri, ha squarciato un velo sulle cause dell'omicidio suicidio di domenica sera spetterà ora alle indagini degli inquirenti ricostruire tutti i dettagli di una vicenda dolorosa che vede protagonisti Roberto Tatasciore, 70 anni, e il fratello Antonio 75 anni affetto da una grave infermità. Roberto ha ucciso nel pomeriggio di domenica strangolandolo il fratello maggiore e si poi ucciso impiccandosi.

Alla fatica fisica e psicologica dell'assistenza c'era il particolare del ricovero in una Rsa, prescritto dal medico di base, e che sarebbe dovuto avvenire a giorni. Probabilmente il fratello minore non si voleva staccare da Antonio che ha accudito per anni e anni. Pensionati entrambi dopo aver lavorato uno in una ditta metalmeccanica, che anni fa aveva una sede a Ortona, e l'altro come usciere all'ufficio territoriale dell'agricoltura (Uta), non si sono mai sposati e hanno sempre vissuto insieme. Uniti da sempre nella vita come nella morte, questo sembra essere il senso di quanto contenuto nel biglietto.

Un momento quindi di profonda fragilità di una persona che è stato descritto dai conoscenti come un uomo estremanente buono e che riapre la discussione del problema del sostegno, anche morale e non solo economico, ai caregiver.

L' abitazione, un appartamento al pian terreno di un condominio di quattro piani più attico di via Tripoli, era in perfetto ordine. Anche l' ipotesi, quindi, di un'accesa discussione è venuta subito a decadere. Non sono stati trovati elementi che lo facciano ipotizzare. I due hanno un fratello maggiore, Tommaso, che faceva loro visita tutti i giorni e aiutava Roberto anche nel prestare le cure ad Antonio, facendo la spesa e commissioni varie. Tre fratelli molto uniti che la mattina di domenica avevano fatto colazione insieme.

E' stato, infatti, proprio Tommaso nel pomeriggio di domenica a dare la tragica scoperta quando è tornato per una visita dando poi l'allarme. L'indagine dei Carabinieri di Ortona è coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Chieti, Marika Ponziani. Ieri mattina si sono svolti i primi esami sulle due salme portate già nella serata di domenica all'obitorio di Chieti. Si tratta però di ispezioni cadaveriche ovvero solo degli esami esterni. Si dovrà ancora attendere per l'esame autoptico che poi darà il via libera anche ai funerali. Sembra che nel biglietto, che è stato sequestrato così come è stato sequestrato anche l'appartamento, ci fossero anche indicate le istruzioni per le esequie. 

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