UNIRE LE ATTIVITÀ
«Noi siamo sereni - ha detto il presidente del Tsa Ezio Rainaldi - attendiamo l’ufficialità e incrociamo le dita. Abbiamo lavorato bene secondo i criteri che sono stati richiesti dalla nuova legge. Uniremo le nostre attività con l’Uovo, che comunque manterrà la sua identità e se i fondi sono quelli che ci attendiamo anche i quattro dipendenti della compagnia di Innovazione faranno parte dell’organico con le loro attitudini. Innanzitutto vogliamo rassicurare il personale, peraltro incntrato in un’assemblea specifica, che non ci saranno contraccolpi. Anzi. Avremo delle professionalità in più. Vogliamo radicarci sempre più nel territorio e già abbiamo fatto una convenzione con il TeatroNobelPerlaPace di Giancarlo Gentilucci, mentre siamo in dirittura d’arrivo con le altre realtà. Stiamo lavorando anche sulla costa e stiamo definendo una serie di progetti».
AL VIA IL PIANO
Il Tsa e D’Alatri illustreranno i piani nei prossimi giorni, ma anche la Regione dovrà fare la sua parte. «Se il Ministero ci concede il via libera - continua - anche la Regione dovrà fare il suo. Servirà un accordo Stato-Regioni-Comuni per unire le forze e anche su questo stiamo lavorando. Servono fatti per far ridiventare questo Stabile veramente regionale». Il presidente punta anche sulla poliedricità dell’Istituzione. «Sarebbe il caso che anche gli enti musicali facciano parte del progetto. Dobbiamo capire che le sinergie sono indispensabili».
Il Teatro Marrucino di Chieti, invece, attende notizie dal ministero per le attività liriche ordinarie secondo l’articolo 21 della legge. «Ci vorrà un mesetto per la scelta - spiega il consigliere delegato, senatore Fabrizio Di Stefano - ma siamo convinti di aver lavorato bene e di aver rispettato i parametri».
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