Terrorismo, marocchino espulso da Chieti
Alfano: «Voleva combattere in Siria»

Terrorismo, marocchino espulso da Chieti Alfano: «Voleva combattere in Siria»
1 Minuto di Lettura
Venerdì 25 Marzo 2016, 11:41 - Ultimo aggiornamento: 12:49
ROMA - «Ieri abbiamo fatto un'altra espulsione. Abbiamo messo su un aereo, in esecuzione di un mio decreto, un marocchino di 37 anni che risiedeva a Chieti, già presidente del centro islamico di preghiera di Chieti, dove per un certo periodo ha svolto anche il ruolo di guida spirituale e se ne era allontanato lo scorso anno per la mancata condivisione delle sue posizioni radicali da parte dei fedeli» . Così il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, intervenendo a Radio Anch'io. «Lui era noto come musulmano integralista ed è stato rifiutato dai fedeli. Monitorato dalla Digos, ha più volte espresso l'intenzione di recarsi in Siria per combattere, imponeva precetti coranici rigidi in ambito familiare con pressioni psicologiche e maltrattamenti nei confronti anche della moglie marocchina. Così - ha spiegato il ministro - salgono a 75 gli espulsi, 9 dei quali nel 2016».
© RIPRODUZIONE RISERVATA