Tercas, multe dalla Consob
per quasi un milione di euro
a 24 dirigenti

Tercas, multe dalla Consob per quasi un milione di euro a 24 dirigenti
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Mercoledì 9 Marzo 2016, 13:19
TERAMO Hanno tutti (o quasi) pronto già il ricorso da presentare alla Corte d'Appello dell'Aquila verso la sanzione comminata da Consob di circa un milione di euro (960.000) nei confronti di ex amministratori Tercas: i termini infatti sono in scadenza proprio in questi giorni. Si legge molta insofferenza nelle parole e nei volti degli uomini un tempo a Corso San Giorgio e non rilasciano alcuna dichiarazione in merito alla vicenda. C'è chi, in privato, sbotta platealmente, chi invece spera ancora, ma l'ultima vicenda Consob che ha comminato multe per alcune irregolarità rilevate dall'ex commissario, Riccardo Sora (un procedimento attivato nel gennaio del 2014 ai sensi degli articoli 190 e 195 del Decreto Legislativo n. 58 del 1998), riapre un bubbone che il territorio fa ancora tanta fatica a smaltire. Dopo una lunga istruttoria portata avanti dagli uomini del presidente Vegas , la commissione ha sviscerato tutte le controdeduzioni presentate dai ricorrenti. Il risultato è la pubblicazione sul sito web dell'autorità amministrativa indipendente, il 4 marzo scorso, dei 24 nomi (con relativi importi) degli ex dirigenti , revisori e dipendenti Tercas, che dovranno pagare multe più o meno salate. Il più "bastonato del novero risulta essere l'ex direttore generale Antonio Di Matteo con 180 mila euro. Tra le multe Consob più alte spicca quella comminata all'ex presidente Lino Nisii (60 mila euro; nella foto con Di Matteo). Seguono gli ex vice presidenti Mario Russo (54 mila) e Claudio Di Gennaro (48 mila); gli ex consiglieri Guglielmo Marconi e Luigi Marini (60 mila ciascuno), Federica Morricone e Alfredo Rabbi (48 mila ciascuno); oltre all'ex presidente del collegio dei sindaci Luigi Montironi (48 mila). Il pagamento è stato ingiunto alla banca che avrà l'obbligo di regresso nei confronti degli autori delle violazioni rilevate. Le sanzioni si devono sommare, per diversi degli uomini Tercas, a quelle già previste da Banca d'Italia (aprile 2013) per un totale di 1.680.000 euro.
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