Alessio Ruggieri potrebbe essere il simbolo dell’estate teramana. Ruggieri è il bagnino che lo scorso 26 luglio salvò due vite, un papà e il figlio di 8 anni, in difficoltà tra gli scogli del mare di Roseto degli Abruzzi, in provincia di Teramo, tra gli stabilimenti Mirage e La Vela. I due, con una terza persona, stavano rischiando seriamente di annegare e soltanto l’intervento tempestivo del bagnino evitò una probabile tragedia. L’uomo, 45 anni, con tanti anni di esperienza nel settore, è stato premiato con una targa, ieri mattina, nella sede della Camera del Lavoro di Teramo.
Zio e nipote rischiano di annegare nello stesso punto dove morì un bambino
Per la Cgil, infatti, Ruggieri non è un eroe, ma l’esempio calzante dell’importanza del lavoro stagionale, spessissimo precario, poco riconosciuto e non sempre rispettoso delle regole o valorizzato, soprattutto sui diritti contrattuali. Ruggieri ha voluto raccontare nei dettagli del salvataggio, puntando l’indice sul non rispetto delle regole del mare da parte dei bagnanti. «Arrivano in troppi che non conoscono, o non considerano il significato della bandiera rossa - ha detto il bagnino – servirebbero campagne informative ad hoc».
La mancanza del pieno rispetto dei contratti e del giusto trattamento, riferisce ancora il Segretario Cgil, sono evidenziati dall’84% di irregolarità riscontrate nelle verifiche dell’Ispettorato nazionale del lavoro. «Aspettiamo i dati anche in provincia di Teramo» dice il segretario della Filcams Cgil di Teramo Mauro Pettinaro che, nel frattempo, ha lanciato l’allarme sul lavoro “grigio” che coinvolge un numero imprecisato di operatori con contratti stipulati in base ad un monte ore giornaliero: nella realtà arrivano a lavorare il doppio o anche il triplo del previsto, senza nemmeno avere diritto ai riconosciuti straordinari. «Un fenomeno molto diffuso; in tanti vengono da noi solo per rassegnare le dimissioni perché non ce la fanno più ad affrontare determinati carichi di lavoro».