Pescara calcio, minacce al presidente Sebastiani: indaga la Digos

Bara e striscione davanti allo stadio

Pescara calcio, minacce al presidente Sebastiani: indaga la Digos
di Luciano Rapa
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Mercoledì 15 Maggio 2024, 11:27 - Ultimo aggiornamento: 11:44

Ieri il risveglio di Pescara è stato davvero macabro. La contestazione nei confronti del presidente Daniele Sebastiani da parte della tifoseria ha avuto un nuovo e bruttissimo capitolo, pericoloso e da condannare perchè si è oltrepassato il limite della protesta civile. Nella notte tra lunedì e martedì, infatti, sulla recinzione esterna dello stadio Adriatico-Cornacchia, all'altezza dell'ingresso della Curva Nord in via Pepe, è stato esposto uno striscione nel quale si augura la morte al massimo dirigente biancazzurro, insieme alla sagoma di una bara indicante il suo nome. “Non avremo pace finchè non vedremo scritto Sebastiani qui giace”, la scritta con vernice blu su tessuto bianco. Il presidente biancazzurro, che ha appreso solo dalla stampa intorno alle ore 9 di quanto accaduto, non ha voluto commentare. La Digos intanto sta indagando per accertare le responsabilità del grave gesto, che arriva dopo due mesi e mezzo da quando in città, sempre all'esterno dello stadio (sulla recinzione della Curva Nord) e sul Ponte del Mare, vennero affissi due manichini raffiguranti lo stesso massimo dirigente pescarese ed il direttore sportivo Daniele Delli Carri. A Sebastiani è arrivata la solidarietà di Lorenzo Sospiri, presidente del consiglio regionale, «per le vergognose minacce di cui è stato vittima. Quegli striscioni tesi a incitare odio, avversione, addirittura ad augurare la morte di un imprenditore che pure, con le sole proprie forze, sta continuando a investire sui colori biancazzurri, non meritano alcuna considerazione, ma vanno individuati e puniti in modo esemplare gli autori del gesto, soprattutto aiutandoli a impegnare la propria vita in lavori socialmente utili, come la pulizia dei nostri impianti sportivi».

IL MOMENTO

La contestazione, che da mesi si consuma anche allo stadio da parte in primis della tifoseria organizzata, sale dunque di livello a pochi giorni dalla prematura esclusione dai playoff della squadra ed in un momento chiave per le sorti del club.

Da settimane, infatti, affidati ad uno studio di professionisti di Milano, vanno avanti i contatti con i gruppi, due stranieri (tedesco e statunitense) ed uno italiano, interessati a rilevare la società e sulla cui identità si cela ancora il massimo riserbo in osservanza di un patto di riservatezza. Parallelamente, in città si continua a parlare anche di possibili ingressi di nuovi soci qualora il passaggio di mano del club non dovesse andare a dama e tra i nomi che circolano c'è quello di Luciano Campitelli, che comunque garantirà anche per il 2024-25 una sponsorizzazione ma che entro 10 giorni deciderà se rientrare nel mondo del calcio dalla porta principale, avendo anche L'Aquila e San Benedetto del Tronto come ipotesi sul tavolo. Le prime scadenze della nuova stagione si avvicinano e la data del 4 giugno per l'iscrizione è cerchiata in rosso sul calendario. Non ci saranno problemi perchè il presidente Sebastiani in tempi non sospetti ha garantito che si procederà regolarmente, ma è chiaro che il tempo stringe e che si debba anche pensare a programmare a livello sportivo la nuova annata. Il ds Delli Carri va a scadenza ma sembra possa restare con Sebastiani al timone (si parla anche di Marcello Di Giuseppe, che però starebbe già iniziando a lavorare al Pineto che verrà) e c'è anche il nodo panchina da risolvere prima che i principali candidati si accasino altrove. Enrico Barilari piace, ma sembra poter andare a Pontedera al posto di Canzi. Sul taccuino dell'attuale management ci sarebbero anche altri nomi, che vanno da Ivan Javorcic, attuale vice di Tudor alla Lazio, a Vincenzo Cangelosi, impegnato nei playoff con la Casertana, passando per Giacomo Modica del Messina e Mirko Cudini del Foggia.

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