L’intera comunità accademica abruzzese e non solo da ieri è in lutto per la scomparsa a Teramo del noto giurista Vincenzo Scordamaglia, che tra qualche giorno avrebbe compiuto 87 anni, padre dell’ex sostituta della procura teramana Irene oggi magistrato di Cassazione. A dare la notizia è stata proprio la figlia con un post sulla propria pagina Facebook in cui ha scritto: «Ciao papà, sei stato il più tenero dei padri e il più grande dei maestri, il calore del tuo amore e la luce del tuo insegnamento, rimarranno per sempre nel mio cuore, oggi spezzato». Ed è proprio di quei suoi grandi insegnamenti profusi nelle aule accademiche o negli incontri occasionali che tutti continuano a volerlo ricordare con un affetto ed una stima incommensurabili.
Professore universitario di diritto penale, Scordamaglia in Abruzzo è ricordato anche per essere stato contrario all’operazione viale Pindaro per la sede pescarese della D’Annunzio, provocando con le sue denunce e le dimissioni da prorettore dell’università di Chieti, richiamate in un’interrogazione parlamentare di Giovanni Di Pietro del ’92, un processo ai vertici dell’epoca.