Famiglie morose, 200 alunni rischiano di rimanere senza mensa a gennaio

Mensa e famiglie morose, 200 alunni rischiano di rimanere senza pasti a gennaio
di Patrizio Iavarone
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Lunedì 19 Dicembre 2022, 09:54

Sulla lista nera ce ne sono centinaia, almeno 200: tanti a giudicare dal confronto con il passato quando, comunque, i debiti accumulati non erano mai stati così alti, anche prima della pandemia. Quest’anno, però, è diverso, perché il 7 gennaio scade formalmente la gara d’appalto con le due società che in Ati gestiscono il servizio di refezione scolastica a Sulmona, la Coselp e la Ep, e anche per una probabile proroga tecnica, nelle more della gara europea che il Comune ha deciso di fare, sarà necessario mettere i conti in ordine. Così il Comune ha emanato un avviso pubblico, veicolato anche sui registri elettronici, nel quale sostanzialmente avverte che i morosi non saranno riammessi a tavola dopo le feste di Natale.

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Di tempo per regolarizzare la propria posizione ce n’è fino a venerdì prossimo, dopo di che a chi non è in regola «non sarà garantita la fruizione della mensa, ulteriore rispetto ai cinque pasti, fino al ricaricamento del credito del conto – si legge nell’avviso - Non sarà consentita l’iscrizione al servizio mensa dell’anno scolastico successivo, né sarà più tollerata la maturazione di debiti tariffari».

Linea dura, insomma, che palazzo San Francesco si riserva di seguire anche per vie legali, con la messa in mora dei debitori e l’aggravio delle spese per il procedimento di recupero coattivo delle somme. «È risultato che molti utenti si trovano in situazione debitoria, malgrado – scrive il Comune – nel caso della mensa scolastica si tratti di un servizio a domanda individuale a tariffazione con pagamento anticipato, salvo esenzione, in base all’Isee». C’è chi ha accumulato debiti fino a 300 euro e chi, probabilmente, ora, dovrà rinunciare a qualche regalo per garantire ai propri figli un pasto caldo dopo la Befana. Tra rincari energetici e inflazione, d’altronde, molte famiglie fanno difficoltà quest’anno a far quadrare i conti, ma il servizio mensa non può fare credito, «non per più di cinque pasti», sottolinea il Comune.

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Modi e strumenti per pagare, per chi ha la possibilità di farlo, d’altronde non mancano: l’attivazione del portale rende il saldo molto semplice, tramite carta di credito, bonifico o, immediato, tramite lo Spid semplicemente inquadrando il Qr code. E gli avvisi puntuali tramite messaggi non lasciano molte scuse: a tre pasti dall’azzeramento del credito prima, a cinque pasti non ancora pagati poi e, ancora, a cadenza settimanale con l’avviso di morosità che arriva direttamente sui telefonini delle famiglie. Chi è in mora, insomma, non è sempre e solo perché ha dimenticato di fare il pagamento, ma perché quel pagamento, evidentemente, non è prioritario. Finora, almeno.
Patrizio Iavarone
 

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