Stuprata dal branco in hotel: la donna ritratta: «Non ho subìto violenza». Ora rischia l'incriminazione

Stuprata dal branco in hotel: la donna ritratta: «Non ho subìto violenza». Ora rischia l'incriminazione
di Sonia Paglia
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Venerdì 16 Febbraio 2024, 07:30

È stata rintracciata dai carabinieri del Comando provinciale di Foggia, la donna 43enne, che aveva denunciato di aver subito una violenza sessuale di gruppo, all’interno di un albergo dell’Alto Sangro. La 43enne, ascoltata dai militari pugliesi, ha ritrattato dichiarando di non aver subito nessuna violenza. Ora rischia di finire sotto inchiesta per simulazione di reato.

I fatti risalgono al mese di dicembre 2023. La donna venne trovata distesa sul pavimento, all’interno dell’albergo dove lavorava come cameriera, in stato confusionale e sotto l’effetto dell’alcol, con i pantaloni leggermente sbottonati. In evidente stato di choc, raccontò ai sanitari intervenuti di essere stata colpita alla testa e stordita con alcol. Che qualcuno le aveva anche messo sul volto un panno imbevuto di una sostanza. Poi, di essere stata stuprata da quattro uomini, due italiani e due stranieri.

Ricoverata nell’ospedale di Sulmona, rifiutò di sottoporsi a gli accertamenti specialistici del codice rosa, mostrando più volte, il timore di essere toccata.

Dopo aver firmato le dimissioni, raggiunse, accompagnata da un sanitario fuori servizio, la cittadina di Castel di Sangro, dove passò la notte in hotel. Da quel giorno di lei si persero le tracce.

Le attività d’indagine, su delega della procura di Sulmona, con attivazione del procedimento d’urgenza di tutela, sono state svolte dai carabinieri della Compagnia di Castel di Sangro. I militari hanno cercato di ricostruire la dinamica esatta, attraverso diversi sopralluoghi e l’ascolto di testimoni, anche di colleghi di lavoro, che in qualche modo, erano venuti a contatto con la presunta vittima. Al vaglio degli inquirenti, anche un centro che ospita migranti, situato nella vicinanze della struttura ricettiva. I militari, nelle indagini e per altri accertamenti, hanno chiesto la collaborazione dei colleghi della stazione, della località, dove la donna, risiede abitualmente. La vicenda, alquanto complessa, rimane comunque al centro di un’inchiesta in corso.

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