Scuolabus, nuovo guasto
i bambini restano a piedi

Scuolabus, nuovo guasto i bambini restano a piedi
di Valentina Procopio
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Giovedì 6 Novembre 2014, 12:32
TERAMO Scuolabus ancora nella bufera: arriva l'ultimatum del sindaco Maurizio Brucchi alla ditta Fratarcangeli. Ieri mattina il pullmino che serve la zona di Poggio Cono ha avuto un guasto, lasciando a piedi 35 bambini: solo alcuni sono stati accompagnati a scuola da un mezzo sostitutivo, mentre agli altri hanno dovuto pensare i genitori, avvisati dal Comune. Si tratta dell'ormai ennesimo caso che sta interessando i mezzi della ditta Fratarcangeli, finiti nell'occhio del ciclone anche per l'inchiesta aperta dalla Polizia stradale, che ha sequestrato un pullmino.Tra disservizi e dubbi sulla sicurezza, i genitori dei bambini, che da quest'anno hanno anche subito un aumento della retta degli scuolabus, sono sul piede di guerra: da un lato minacciano denunce e chiedono maggiori controlli sui mezzi, dall'altro gridano a gran voce che il servizio, soprattutto per le zone frazionali, è considerato indispensabile. Anche il sindaco Brucchi ha alzato la voce con la ditta, contattandola direttamente per telefono e chiedendo l'immediata sostituzione di due pullmini che risultano non perfettamente funzionanti: quello in oggetto e un altro che serve la linea di Colleatterrato, che ha delle infiltrazioni d'acqua: in caso contrario, ha detto il sindaco, oltre alla multa che spetta da contratto, si penserà anche a revocare il servizio alla ditta, scegliendone un'altra. La ditta ha garantito che da stamattina i due mezzi verranno sostituiti. «In ogni caso - afferma Brucchi - il nostro intento è quello di dare continuità al servizio almeno fino a dicembre, poi ci sarà la nuova gara».

MANCANO LE RISORSE

Non esiste comunque alcuna possibilità che il Comune possa riprendere in mano il servizio, ormai esternalizzato, garantendolo in prima persona: l'ente infatti non dispone delle risorse necessarie per l'acquisto dei mezzi, anzi, quelli che erano di sua proprietà, ormai in disuso, sono stati messi all'asta. L'unica soluzione possibile è dunque quella di affidare il servizio ad una ditta esterna. Anche l'assessore alla Pubblica istruzione Piero Romanelli ribadisce l'importanza di garantire un servizio così importante soprattutto ai residenti nelle frazioni: l'idea di eliminarlo e di offrire alle famiglie come alternativa un contributo in denaro per il trasporto è considerata solo come una scelta estrema, solo in mancanza di altre alternative valide. «Senza voler minimizzare l'accaduto - sottolinea Romanelli - c'è da dire che in sei anni di servizio è successo solo due o tre volte che i mezzi avessero un guasto. Ovviamente per noi la sicurezza dei bambini è al primo posto: siamo stati noi a sollecitare i controlli da parte delle forze dell'ordine, anche perché, da punto di vista amministrativo, ossia delle revisioni, risulta tutto in regola. Dal canto nostro erogheremo alla ditta tutte le sanzioni previste dal contratto».
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