Rogo al deposito giudiziario
auto, moto e furgoni distrutti

Rogo al deposito giudiziario auto, moto e furgoni distrutti
di Alessandra Di Filippo
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Venerdì 4 Marzo 2016, 11:30
PESCARA - Paura, ieri notte, in via Arrone, nella zona della Tiburtina per un incendio divampato nel piazzale dell’Istituto Vendite Giudiziarie, che ha letteralmente distrutto una ventina di mezzi, tra auto, furgoni e motorini, parcheggiati nelle vicinanze della recinzione ed in custodia allo stesso Istituto. Se non fosse stato per un residente, che ha notato dalla finestra le fiamme e ha allertato immediatamente polizia e vigili del fuoco, le conseguenze del rogo, scoppiato poco dopo le 2.30, sarebbero state ancora più gravi. L’incendio infatti in poco tempo ha raggiunto alcuni alberi e un deposito di legna, arrivando a lambire un'abitazione, completamente avvolta dal fumo.

I vigili del fuoco, intervenuti sul posto con quattro mezzi e una dozzina di uomini, hanno impiegato quasi cinque ore per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza l'intera area e, quindi, deposito giudiziario e abitazioni. A fuoco, da quanto emerso, otto automobili, cinque autocarri e sette fra moto e scooter.

PIU’ PUNTI DI INNESCO
Sulla vicenda indaga ora la polizia. In via Arrone, insieme ai pompieri, anche il personale della squadra volante, diretto da Dante Cosentino, che ha raccolto subito i primi elementi per cercare di fare chiarezza su quanto accaduto e soprattutto sulle cause. Cause sulla cui natura dolosa sembrano esserci pochi dubbi. Primo perché nell’area i vigili del fuoco hanno trovato più punti di innesco, secondo elemento fondamentale perché, solo un paio di giorni fa, una impiegata aveva ricevuto negli uffici dell’Istituto una telefonata minatoria che preannunciava, in un certo senso, quello che poi è accaduto l'altra notte.

«ORA MI DIVERTO IO»
«Voi vi siete divertiti con me, ora io mi diverto con voi. Se andate nel piazzale, troverete il fuoco». Così dall’altra parte dell’apparecchio telefonico una voce maschile, senza particolare inflessione dialettale. Di fronte a queste parole e al tono della chiamata, l'impiegata terrorizzata, dopo essersi accertata che non vi fosse nessun rogo, si era immediatamente rivolta alla polizia, a cui poi aveva sporto anche denuncia. Per due giorni nulla. Poi ieri, in piena notte, il rogo. Sul fatto sono state avviate indagini da parte della squadra mobile, diretta da Pierfrancesco Muriana, che ha subito acquisito le immagini del sistema di video sorveglianza dell’Istituto e delle telecamere di un’abitazione vicina, le quali nelle prossime ore saranno esaminate con la speranza che si possano individuare i responsabili o comunque elementi utili per potervi risalire. Accertamenti naturalmente saranno effettuati sui proprietari dei mezzi distrutti e anche dell’altra merce in custodia nel deposito giudiziario. Saranno sentiti, inoltre, i residenti di via Arrone per capire se qualcuno di loro possa aver visto o sentito qualcosa, anche nei giorni precedenti allo scoppio dell'incendio. Indagini in corso pure da parte dei vigili del fuoco, che su quanto accaduto, nelle prossime ore, stileranno un dettagliato rapporto.
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