Regione, l'ex presidente Chiodi
scagionato per la nomina della Marinelli

Chiodi all'uscita dall'interrogatorio
di Marcello Ianni
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Mercoledì 8 Ottobre 2014, 12:29
L'AQUILA - Non ci sono stati favoritismi o raccomandazioni: Letizia Marinelli ha regolarmente superato le selezioni e conquistato il posto di consigliera di parità nel luglio del 2011, con decreto ministeriale su designazione della giunta regionale. Ne è convinto il sostituto procuratore dell'Aquila, Mancini che nei giorni scorsi ha posto la parola fine sull'inchiesta-bis Rimborsopoli, nata dopo la confessione della scappatella extraconiugale dell’allora governatore Chiodi in un hotel di Roma con la donna che, poco dopo, avrebbe conquistato l’incarico di consigliera di parità. La Marinelli vinse la concorrenza di ventidue partecipanti al bando della Regione. ottenendo un incarico a tempo. Un’indagine all’interno dell’inchiesta già in corso che vede indagate venticinque persone.

L'inchiesta (inizialmente portata avanti dai pm pescaresi Giuseppe Bellelli e Giampiero di Florio) ha portato inizialmente il pm Mancini ad indagare l'ex governatore Chiodi per abuso d'ufficio. Ma alla fine il sostituto è arrivato alla convinzione che Chiodi non favorì la Marinelli per ottenere la nomina di consigliera di parità e dunque ha archiviato la sua posizione. La selezione secondo il pm sarebbe avvenuta pubblicamente vagliando i titoli e i curricula delle candidate.
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