Dopo una serie di denunce, gli inquilini della palazzina sono usciti allo scoperto con una di lettera aperta: «Siamo un gruppo di cittadini esasperati – si legge – che vivono nel quartiere della Villa Comunale in un edificio composto da 10 appartamenti. Al pian terreno, ve ne è uno dove ad ogni ora del giorno e della notte si esercita la prostituzione da parte di alcune giovani presumibilmente di nazionalità straniera. Tanta è la sfacciataggine che le ragazze o gli uomini che lucrano sulle loro prestazioni hanno posto una bandiera italiana sul cancelletto del terrazzino del medesimo appartamento, proprio per favorire l’accesso ai clienti che in un primo tempo, suonavano anche nelle abitazioni con tutto il disagio che ne consegue, in special modo quando il cliente si presentava in tarda notte». Così è scattata l'inchiesta.
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