Oggi ha giurato, davanti al collegio penale del Tribunale, il nuovo procuratre di Pescara, Giuseppe Bellelli.
È un ritorno a casa per il magistrato che, a partire dal 1995, trascorse un ventennio esatto, da sostituto procuratore, al quarto piano del palazzo di giustizia. Nato a Chieti nel 1962, Bellelli si è laureato in Giurisprudenza, con il massimo dei voti, alla Sapienza. Ha poi intrapreso la carriera di magistrato, trascorrendo i primi due anni alla procura di Caltagirone. Quindi il lungo periodo pescarese, fino al 21 settembre 2015, quando è passato a dirigere la Procura di Sulmona.
La sua candidatura si è imposta al ballottaggio, smentendo i rumors che alla vigilia davano per favorito Giampiero Di Florio, attuale procuratore capo di Vasto, che proprio in tandem con Bellelli condusse a Pescara numerose e scottanti inchieste. D’altronde la commissione del Csm, che alcuni mesi addietro fu chiamata a compiere una valutazione preliminare delle candidature, aveva espresso una maggioranza in favore di Di Florio: quest’ultimo, in quell’occasione, ottenne tre preferenze, Bellelli due e il terzo competitor Ettore Picardi, sostituto procuratore generale presso la Corte d’Appello dell’Aquila, soltanto una.