Perdonanza, una sordomuta
per la dama della Bolla all'Aquila

Perdonanza, una sordomuta per la dama della Bolla all'Aquila
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Martedì 26 Agosto 2014, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 12:36
L'AQUILA Non solo tornano a imporsi nel corteo a grande richiesta, dopo il balletto della querelle estiva su una possibile soppressione, ma la dama della Bolla e della Croce e il Giovin Signore incarnano e incarneranno, da questa edizione della Perdonanza in poi, grandi temi internazionali. La scelta è caduta su una disabile: Giorgia Miriam Silveri di 23 anni (Dama della bolla); un’alpina, Maria Cristina Antonangeli (dama della Croce) e uno studente brillante (Giovin Signore) Patrizio De Matteis, figlio dell’ex vice presidente della Regione, Giorgio De Matteis. Una scelta di rottura con il passato, visto che fino allo scorso anno la selezione assumeva quasi i contorni di una sorta di concorso di bellezza. Minuta, dal volto dolcissimo, la dama della Bolla rappresenta il superamento delle barriere della disabilità, sordomuta, ma determinata a partecipare al corteo, tanto che qualche tempo fa ella stessa aveva scritto una toccante lettera al sindaco Massimo Cialente chiedendogli di ricoprire il ruolo. Ha sostenuto la maturità artistica nel 2009 e attualmente è al terzo anno della facoltà di Scienze biologiche dell’università dell’Aquila. La Dama della Bolla, di Preturo, ha realizzato in passato un cortometraggio sulle realtà dei non udenti. «Sono orgogliosa e felice di essere stata scelta - ha dichiarato affiancata dalla traduttrice - la mia partecipazione è tesa a lanciare un messaggio importante sulla diversità». Accompagnata dalla sua bambina Maya De Sanctis di quattro anni e mezzo, la Dama della Croce, Mariacristina Antonangeli, 32 anni, aquilana di adozione, è di Tocco da Casauria ed è in servizio all’Aquila dal 2010. Ha alle spalle due missioni in Iraq. «Questa esperienza è forte quasi come una missione all’estero», ha dichiarato sorridente. Invece, mette subito le mani avanti il diciannovenne Patrizio De Matteis, il Giovin Signore, scelto per meriti scolastici. «Non sono un secchione - dice scherzando -. Pratico molti sport, dunque non sono stato solo sui libri». Si è appena diplomato al liceo Classico. «Frequenterò Giurisprudenza alla Luiss e devo valutare se mi piacerà diventare notaio. Sono fidanzato da più di due anni». Il corteo numero 720 sarà meno nutrito rispetto agli anni passati con meno gruppi storici ospiti, si spera dunque anche più veloce.
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