La donna, sposata, lavora in un laboratorio artigianale e proprio lì si sarebbe consumata la violenza sessuale. Approfittando infatti che l’opificio è anche dormitorio, i due avrebbero costretto la donna ad avere un rapporto sessuale completo sul luogo di lavoro. Il 51enne cinese ed il pakistano, secondo il racconto della donna, avrebbero approfittato del fatto che la 46enne fosse alticcia per abusare di lei contro la sua volontà. La cinese si è poi rivolta alle forze dell’ordine: i carabinieri, diretti dal luogotenente Mario De Nicola, hanno ricostruito la vicenda con testimonianze ed accertamenti. Per questo sono poi arrivati a denunciare in stato di libertà i due operai per violenza sessuale.
Adesso le indagini andranno: coordinati dalla procura di Teramo, i militari eseguiranno altri accertamenti al fine di ricostruire nei dettagli la vicenda. A quanto pare della violenza sessuale che si sarebbe consumata nel metà settembre scorso, pare non si sia accorto nessuno. E nessuno, tantomeno, ha provato a fermare i due, mentre, secondo quanto ricostruito, abusavano della 46enne. I due ovviamente rischiano di finire a processo una volta che le indagini a loro carico saranno chiuse.
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