Prime nozze gay, morto Orlando. Il compagno Bruno: «Ho perso una parte di me»

Prime nozze gay, morto Orlando. Il compagno Bruno: «Ho perso una parte di me»
di Tito Di Persio
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Venerdì 11 Dicembre 2020, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 09:46

«Ho perso una parte di me. Orlando è stato un compagno eccezionale che ho amato con tutto il cuore e che non dimenticherò mai». Piange disperato Bruno. Orlando Dello Russo è morto a 75 anni stroncato da un’ischemia cerebrale, paladino di tante battaglie Lgbt e tra i primi a sposarsi civilmente in Italia dopo la legge Cirinnà. Il 25 settembre 2016 il sindaco di Pineto Robert Verrocchio li aveva uniti in matrimonio: Bruno Di Febbo disse sì a Orlando, col quale viveva insieme da 52 anni. Oltre 400 gli invitati, fu una grande festa.
Originario di Ospedaletto d’Alpinolo, il comune avellinese nel cui territorio sorge il santuario di Montevergine, Orlando emigrò a 18 anni in Germania in cerca di lavoro e libertà. In una gelateria di Francoforte incontrò Bruno e fu amore a prima vista. In lacrime Bruno, 80 anni, dice: «Il 14 febbraio 2021, giorno di San Valentino, avremmo festeggiato 60 anni insieme. Stavamo organizzando una grande festa e in concomitanza avremmo anche presentato il nostro libro, dove sono narrate tutte le battaglie per i diritti civili che abbiamo fatto. Lo stava scrivendo il mio Orlando. Per completarlo mancano solo una ventina di pagine. Adesso credo rimarrà per sempre incompiuto».


È una vita da film la loro. Una coppia qualsiasi diventata un simbolo. Icone delle battaglie degli omosessuali, dopo 10 anni da operai in una fabbrica in Germania, rilevarono un negozio di generi alimentari, racconta Bruno. Nel 1975, quando tornarono dalla Germania a Pineto, in provincia di Teramo, ebbero grosse difficoltà a trovare casa, tanto che finirono «in affitto in un posto dove si facevano le casse da morto», racconta.

Poi aprirono un negozio di fiori e la loro abilità fece decollare il negozio, attività che consentì alla coppia di comprare casa. Più volte sono stati ospiti delle “Iene” e non solo.

L’ultimo riconoscimento nel 2010 dall’Arcigay, che li aveva eletti coppia gay più longeva d’Italia e divennero testimonial della campagna a favore del matrimonio tra omosessuali. Nel 2016, appena approvata la legge Cirinnà, furono tra i primi a sposarsi. Testimone di nozze fu Giovanna Miscia, paladina di tante loro battaglie. «La notizia della scomparsa del nostro concittadino Orlando mi ha colto di sorpresa e lasciato un profondo dolore - dice il sindaco Robert Verrocchio, - la sua morte ha lasciato sgomenti e nel lutto una intera comunità, ma le sue battaglie contro l’omofobia resteranno insegnamenti importanti. A Bruno va il mio abbraccio e la vicinanza di tutta l’amministrazione comunale di Pineto». «Lascia questa terra una colonna portante della comunità Lgbt abruzzese. Ciao Orlando». dice un post l’Arcigay Pescara. I funerali sono oggi, 11 dicembre,  alle ore 11 nella chiesa parrocchiale di Santa Agnese, a Pineto.

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