Lo hanno trovato i carabinieri che, con l'aiuto dei vigili del fuoco, hanno effettuato un controllo all'interno dell'Acquadisco Splash di Montesilvano. Un cadavere in avanzato stato di decomposizione a cui, per il momento, non si riesce a dare un nome, né tantomeno un volto. Il corpo era all'interno della struttura, assolutamente non identificabile: in zona non sono stati trovati documenti, né effetti personali che possano far ipotizzare qualcosa sulla storia personale o sulla provenienza.
Dopo aver effettuato i primissimi rilievi i carabinieri della compagnia di Montesilvano, coordinati dal capitano Roberto Lunardo, hanno interessato il medico legale Cristian D'Ovidio che, dopo una ricognizione sul posto, ha effettuato anche una serie di esami preliminari. Il corpo è stato trovato in uno dei locali della struttura, chiusa ormai da tempo, spesso tra l'altro utilizzata come ricovero da senzatetto. Proprio in considerazione delle dimensioni della struttura i carabinieri hanno deciso di effettuare un accesso per verificare che cosa succedesse all'interno e proprio durante il controllo si sono trovati di fronte al cadavere.
Gli esami effettuati dal medico legale fanno ipotizzare in questa prima fase che possa trattarsi di un uomo, ma sarà l'autopsia, accompagnata da una serie di accertamenti scientifici, a dare probabilmente qualche risposta agli investigatori. Il corpo è in condizioni difficili, per una parte è rimasto solamente lo scheletro e tutto lascia pensare che sia in quel locale da diversi mesi.
Potrebbe trattarsi anche di una delle tante persone che scelgono di non vivere stabilmente in un posto e che girano l'Italia utilizzando per fermarsi alloggi di fortuna. Anche per gli investigatori, che stanno mettendo insieme gli elementi finora raccolti, è difficile andare oltre il campo delle ipotesi, fin quando gli accertamenti che sono in corso non forniranno un quadro sia pur parzialmente definito della vicenda.