Aveva approfittato di un viaggio in Argentina per sottrarre la figlia di 4 anni al compagno, M.C.C., aquilano di 52 anni (assistito dall'avvocato Maria Teresa Di Rocco). Lui fu costretto a denunciarla e successivamente a sedersi sulla sedia dei testimoni del Tribunale dell'Aquila per ripercorrere il proprio calvario, terminato con la condanna della sua ex di 38 anni, originaria dell'Argentina, accusata di sottrazione di minore internazionale. La vicenda recentemente è stata affrontata dalla Corte d'Appello dell'Aquila che ha confermato la condanna ad 8 mesi di reclusione per la donna. Lo stesso sostituto procuratore generale, Carlo Paolella aveva chiesto la conferma della sentenza in primo grado emessa nel gennaio del 2021.
Salvo l'eventuale decisione di ricorrere in Cassazione da parte dell'imputata, si è conclusa la dolorosa vicenda giudiziaria con respiro internazionale avviata dal papà delle minorenne nel 2014 per poter riavere la figlia piccola, portata via dalla compagna dall'Aquila con la scusa che sua mamma in Argentina era malata. La donna con la piccola aveva prenotato biglietto anche per il ritorno. Arrivata tale data, la mamma ha fatto presente al compagno prima l'intenzione di voler procrastinare il rientro in Italia, successivamente di non farvi più ritorno. A nulla erano valsi i tentativi di parenti e amici della donna di farla ragionare.
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L'uomo aveva poi scoperto come la ex compagna già da qualche tempo, avesse deciso di licenziarsi dal lavoro all'Aquila.