Minacce alla moglie per gelosia. Lei: «Voleva uccidermi». Trovate armi in casa

Minacce alla moglie per gelosia. Lei: «Voleva uccidermi». Trovate armi in casa
di Marcello Ianni
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Lunedì 4 Marzo 2024, 07:24

Cinque fucili e una pistola sequestrati, in mezzo minacce di morte e cinque gravi episodi di maltrattamenti in famiglia avvenuti dal 2021. Un femminicidio sventato, così si può ritenere dagli elementi finora emersi, quello dei carabinieri della stazione di Tornimparte: coinvolti un 49enne e la moglie, di 20 anni più giovane, entrambi aquilani, ben inseriti in una attività lavorativa all’interno della sanità.

Nei giorni scorsi i militari dell’Arma, dopo una richiesta di intervento da parte della donna, spaventata per le reiterate minacce di morte e soprattutto per il possesso da parte dell’uomo di 5 fucili ed una pistola, su disposizione del procuratore capo facente funzioni, Fabio Picuti, hanno arrestato l’uomo e lo hanno trasferito in carcere. All’origine una gelosia folle: oltre 200 chiamate dirette sul cellulare della parte offesa in un solo giorno, insieme a circa 500 messaggi inviati in pochi giorni, indirizzati dalla donna che era andata fuori città per alcuni giorni, ospite di un suo fratello che si trova in Calabria. 

La gelosia del 49enne, unita anche all’uso di sostanze stupefacenti, hanno reso le ore di allontanamento della donna, una miscela esplosiva. Di qui la richiesta di aiuto della donna ai carabinieri che non hanno perso tempo e si sono recati a casa della coppia per capire il motivo di tanta rabbia e soprattutto per togliere le armi all’uomo, regolarmente detenute. Alla vista dei militari della stazione di Tornimparte l’uomo non si è affatto placato.

Nel corso della perquisizione (su disposizione del pm Picuti) i carabinieri hanno anche rinvenuto circa 100 grammi tra marijuana ed hashish. L’arrivo della donna nell’abitazione (di rientro dalla visita del fratello) ha poi chiuso il cerchio.

Nonostante una iniziale ritrosia, la donna si è convinta a denunciare l’uomo, in virtù della grave escalation di minacce di morte e anche per i maltrattamenti subiti all’interno delle mura domestiche. Gli stessi militari hanno rinvenuto all’interno del cellulare dell’uomo centinaia di messaggi e chiamate. Il dispositivo è stato sequestrato. Dito puntato su cinque eventi gravi di aggressioni fisiche per motivi riconducibili essenzialmente alla gelosia, che hanno portato nel giro di poche ore lo stesso procuratore capo facente funzioni a richiedere e ottenere dal Gip del Tribunale dell’Aquila (Guendalina Buccella) la misura cautelare dell’arresto in carcere. Il 49enne è assistito dall’avvocato Roberto Tinari e già nelle prossime ore potrebbe comparire dinanzi ai due magistrati per l’interrogatorio di garanzia. Questo arresto si somma ad un’altra recente misura cautelare emessa sempre da pm e Gip del Tribunale, a seguito di un’indagine dei carabinieri di Tornimparte nei riguardi di un uomo accusato di aver picchiato, maltrattato più in generale la moglie e di averla costretta a dormire in auto perché convinto che la donna avesse una relazione con un marocchino.

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