È arrivato in Italia una decina di giorni fa, l'altro ieri il primo battesimo con la giustizia all'Aquila per essere stato trovato in possesso insieme a un suo connazionale di 21 involucri di cocaina e 1.600 euro in contanti che, secondo gli investigatori, sarebbero provento della loro attività di spaccio. Hanno patteggiato la condanna a 6 mesi di reclusione ciascuno, Samuele Bana, di 22 anni, e Rezart Kulaj, di 18 anni, assistiti dall'avvocato Giuseppe Scenna.
I due (Bana in Italia da poco tempo, l'altro fino al compimento del 18esimo anno è stato ospite in una struttura di accoglienza in città) sono stati fermati in flagranza di reato nell'ambito di specifici controlli, dagli agenti della Sezione narcotici della Squadra mobile.
Dopo aver passato la notte in camere di sicurezza della Questura, i due ragazzi sono comparsi ieri dinanzi al giudice per la convalida e contestuale rito direttissimo al termine del quale i due ragazzi sono stati rimessi in libertà. Il giudice ha disposto la restituzione dei telefoni cellulari ai due giovani, ma non la somma di denaro illecitamente introitata e l'auto utilizzata dai due spacciatori nell'ambito dell'attività delittuosa.