Così dopo un sequestro cautelativo equivalente per 35 milioni di euro (conti correnti bancari e postali, quote societarie) richiesto dal sostituto procuratore della Repubblica Aura Scarsella e autorizzato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sulmona Giorgio Di Benedetto, la guardia di finanza ha provveduto anche alla denuncia penale, per omessa presentazione della dichiarazione, dei due responsabili dell’azienda: Valentina Scognamiglio e Luigi Bernard Stragazi, entrambi di origine campana. La guardia di finanza è arrivata a loro incrociando i numeri dei database, anche perché l’azienda, con fatturato superiore ai 10 milioni di euro l’anno, rientra in quelle soggette a verifica fiscale perché al di sopra delle cosiddette soglie tributarie: a fronte dei volumi dei bilanci depositati alla Camera di Commercio, non corrispondeva una presenza altrettanto importante (a dire il vero inesistente) negli elenchi dei contribuenti. Insomma un’azienda fantasma, per quanto grande, che a Campo di Giove nessuno sapeva neanche esistesse, nonostante gli oltre 20 addetti che risultano dal Reportaziende. Qualche sospetto sull’identità di questa società, d’altronde, è possibile averlo anche solo sfogliando la pagina Facebook ufficiale, che ha all’attivo solo due like.
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