Morto l'ex portiere Marco Taraborrelli: era andato a cena con gli amici, l'incidente a 200 metri da casa a Francavilla

L'uomo, 42 anni, sbalzato fuori dal veicolo. Lascia l'ex moglie e due figli

La morte dell'ex portiere Taraborrelli: era andato a cena con gli amici, l'incidente a 200 metro da casa
di Alfredo d'Alessandro
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Lunedì 23 Ottobre 2023, 07:54 - Ultimo aggiornamento: 09:07

Era arrivato a duecento metri da casa quando la sua Toyota Rav 4 è letteralmente volata, complici un cordolo e l’alta velocità, schiantandosi contro la recinzione di cemento e metallo che delimita la carpenteria Marchionne: Marco Taraborrelli, 42 anni, è morto sul colpo, proiettato a sette metri di distanza, fuori dall’abitacolo dell’auto capovolta e distrutta.

L’incidente si è verificato verso le 4 dell’altra notte, lungo la Val di Foro, a Ripa Teatina. Nato a Pescara, un passato come portiere di calcio e allenatore, ristoratore a Villamagna fino ad aprile, quando il suo locale, lo “Storico Villamagna”, che gestiva con la moglie Katia da cui aveva divorziato, ha chiuso definitivamente i battenti, attualmente lavorava come geometra in un cantiere.

Dopo aver trascorso il pomeriggio con i figli Christian e Leonardo, 9 e 12 anni, sabato sera era stato in una pizzeria a Francavilla.

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Potrebbero averlo tradito un colpo di sonno o un attimo di distrazione: a quanto pare l’auto ha preso prima un guard rail ed è finita sulla corsia opposta dove c’è l’aiuola con un piccolo cordolo in cemento che, probabilmente, si è trasformato in un trampolino micidiale. L’impatto è stato violentissimo, la Toyota ha divelto venti metri di recinzione in metallo piantata nel muretto di cemento, alcuni pezzi di metallo sono finiti nel cortile di un’abitazione, sull’asfalto nessun segno di frenata. Quando sul posto, un rettilineo, sono arrivati 118, vigili del fuoco e carabinieri non c’era più niente da fare. 

La salma è stata restituita ai familiari, il padre Luciano, la madre Adriana, la sorella Cristina, i figli, i funerali si terranno oggi alle 15.30 nella chiesa di San Luigi Gonzaga a Pescara. Taraborrelli agli inizi degli anni duemila è stato uno dei portieri più quotati dell’intera Eccellenza abruzzese di calcio. Ha militato per tre anni alla Primavera del Pescara, a seguire Notaresco, Pergolese (Serie D marchigiana), tre anni a Miglianico, altrettanti a Ripa Teatina con una parentesi breve, ma prestigiosa nella Serie A greca con la maglia dell’Olimpiakos Pireo di Atene, dove trovò come allenatore Dimitrios Eleftheropoulos e calciatori del calibro di Karembeu, Ze Elias, Georgatos e Djordjevic.

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Distrutti dal dolore il padre Luciano, la madre Adriana, la sorella Cristina, i figli. «Oggi il paese si è svegliato con un tonfo nel cuore, un tragico incidente ha spezzato la vita di Marco Taraborrelli giovane conosciutissimo in paese per i suoi trascorsi sportivi nel calcio a ottimi livelli - commenta il sindaco di Ripa Teatina, Roberto Luciani. Tutta la comunità si stringe al dolore della famiglia Taraborrelli». «Marco era un bravo ragazzo”,- dice Mauro Petrucci, medico ed ex sindaco di Ripa». Taraborrelli è il nipote di sua moglie, ed è stato fra i primi a ricevere la tragica notizia. Sui social c’è chi ricorda Marco come «il gigante buono», tanti i messaggi di cordoglio degli ex compagni di squadra, il sentimento prevalente di fronte alla sua morte è l’incredulità. 

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