Malore alla cresima della nipotina, Lina Piacente muore al ristorante: parenti sotto choc in Abruzzo

Il dramma a Pianola, la donna aveva 73 anni: disposta l'autopsia

Malore alla cresima della nipotina, Lina Piacente muore al ristorante
di Manlio Biancone
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Martedì 11 Luglio 2023, 07:47 - Ultimo aggiornamento: 14:42

Lina Piacente (nella foto), 73 anni, è deceduta al ristorante di Pianola durante il pranzo della cresima della nipotina. Volto molto noto a Tagliacozzo, era la titolare dello storico bar di Villa San Sebastiano. Il giorno dei funerali non è stato ancora fissato. La magistratura ha disposto l'esame autoptico e nominato il medico legale Giuseppe Calvisi che questa mattina dovrà accertare l'esatta causa del decesso. Da una prima ricostruzione sembra che la donna si sia alzata per salutare la nipotina e tornando al suo tavolo si sia improvvisamente accasciata a terra. Si pensa a una morte naturale per malore, ma solo l'autopsia potrà dire con certezza cosa è successo a Lina.

I soccorsi, scattati immediatamente, sono stati inutili.

Il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso, tra lo sgomento del marito, delle figlie e dei parenti. La notizia è subito circolata a Tagliacozzo, dove la famiglia di Lina Piacente è molto conosciuta. «Era una grande donna - dice il sindaco Vincenzo Giovagnorio - Sono profondamente colpito, come tutti, dall'improvvisa e inaspettata morte di Lina, avvenuta domenica all'Aquila. Lina e Pietro, sposati da oltre 50 anni, sono una vera istituzione, non solo per Villa San Sebastiano, ma per l'intero territorio comunale e altri paesi circostanti».

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Il primo cittadino la ricorda come una donna di «grande sensibilità, educazione, affabilità e disponibilità condivise nei lunghi anni di matrimonio e di attività commerciale e trasmesse alle figlie Palmira e Stefania». «Ricordo - aggiunge il sindaco - quando, bambino, cenavo con la mia famiglia nelle grandi sale del loro locale, La Siesta, ed era sempre un'accoglienza nobile e generosa che mai e con nessuno è venuta meno anche in questi ultimi anni, quando, da sindaco, non ho voluto mancare di passare a fare un saluto. E sempre l'immancabile caffè o bicchiere d'acqua e l'affettuoso invito a sedere con loro dietro il bancone». «Mi stringo al dolore per questa improvvisa perdita a Pietro, a Palmira e a Stefania, ai loro mariti e ai nipotini. Sono certo che il grande coraggio e la forza d'animo sapranno col tempo lenire la tristezza e lo sgomento che in questi momenti attanagliano i loro animi».

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