Inseguimento e sparatoria a Ladispoli, carabinieri feriti: arrestato pescarese di 46 anni

Inseguimento e sparatoria a Ladispoli, carabinieri feriti: arrestato pescarese di 46 anni
di Paolo Vercesi
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Venerdì 20 Ottobre 2023, 07:51 - Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre, 14:58

Un personaggio della criminalità pescarese è rimasto coinvolto nella sparatoria avvenuta ieri sul litorale laziale tra Ladispoli e Civitavecchia. Si tratta di un 46enne nato di Milano ma residente a Pescara e che dovrebbe essere di etnia rom: il condizionale è d’obbligo perché sulle indagini dei carabinieri c’è il massimo riserbo e la sua identità non è stata resa nota. Sarebbe stato proprio quest’ultimo a dare il via all’azione criminale conclusa con una drammatica scena da film: sono stati sparati colpi di pistola, quattro carabinieri sono usciti feriti da un incidente stradale durante l’inseguimento, e solo la destrezza dei loro colleghi ha consentito di chiudere l’operazione con l’arresto dell’uomo.

Tutto è cominciato quando il 46enne di Pescara è stato visto salire a bordo di un furgone Doblò di colore bianco lasciato in sosta davanti ad un centro commerciale di Ladispoli (30 km a nord di Roma) e poi risultato rubato ad un rappresentante di coltelli. Non trovanbdo più il mezzo in sosta, il proprietario ha subito denunciato il furto, dicendo che il furgone è dotato di gps. Immediatamente sulla via Aurelia scattano i posti di blocco dei militari dell’Arma. Non è passato troppo tempo quando una pattuglia incrocia il Doblò: accortosi di essere stato intercettato, il bandito si lancia in una serie di sorpassi spericolati rischiando più volte il frontale con altre auto.
Le gazzelle gli sono ormai addosso ma il fuggitivo non si ferma all’alt, sfugge alla morsa delle auto dei carabinieri che si scontrano tra loro (4 i militari feriti a bordo portati in ospedale al San Paolo di Civitavecchia).

Questione di minuti e alle porte di Civitavecchia, al porto turistico Riva di Traiano, si consuma il finale drammatico: il Doblò s’infila nel parcheggio ma trova ad attenderlo i carabinieri.

Il pescarese al volante non si ferma e a quel punto i militari esplodono colpi di pistola con il traffico impazzito sull’Aurelia: centrato a due pneumatici, il furgone va in testacoda e viene speronato da un’altra vettura dei carabinieri. Per il fuggitivo non c’è più scampo. I militari lo tirano fuori dall’auto e gli mettono le manette ai polsi. Fine della fuga. In caserma e poi in procura, il pescarese dovrà spiegare perché fosse in trasferta, per fare cosa e per conto di chi.

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