Il nome di F.T. è spuntato durante altre intercettazioni, quelle che la Guardia di Finanza stava conducendo nel 2016 per l’inchiesta sul sistema di appalti e tangenti a Giulianova. Si sono imbattuti così nelle telefonate di una persona che diceva di sapere come fossero andati i fatti di Giulia che "io conoscevo bene". E così tutto è finito alla procura Distrettuale che ha dato il via alla seconda inchiesta sulla vicenda di Giulia, slegata dalla prima.
Queste intercettazioni, adesso, saranno tutte trascritte. Ieri, è stato già conferito l’incarico al consulente. Si parla di fatti che sarebbero avvenuti ad agosto del 2013 e fino all’estate del 2014. All’epoca Giulia era minorenne e le altre ragazze pure. Nel capo d’imputazione si parla di messaggi erotici e foto che la riprendevano in pose lascive, «prospettato anche la possibilità di guadagnare denaro facendosi riprendere in versione hard dalle web cam on line predisposti in alcuni siti internet». Non c’è dubbio per gli inquirenti che si tratti di produzione di materiale pornografico. Tra quello trovato e sequestrato ci sono 60 foto di Giulia.
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