Gabriele Traini morto mentre era in bici con gli amici: la causa una patologia naturale cardiaca mai diagnosticata

Gli amici lo hanno visto accasciarsi e cadere dalla bici, e immediatamente hanno dato l'allarme

Decesso in bici, Gabriele Traini morto per una patologia naturale cardiaca mai diagnosticata
di Tito Di Persio
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Giovedì 18 Aprile 2024, 06:06 - Ultimo aggiornamento: 06:29

 È morto per una patologia naturale cardiaca, mai diagnosticata, Gabriele Traini, il ciclista di 43 anni deceduto domenica mattina mentre era con un gruppo di amici lungo una salita nella zona di Feudo Alto, tra Canzano e Poggio Cono, lungo la provinciale 19, in porvincia di Teramo. A stabilire la causa del decesso è stata l’autopsia, eseguita dall’anatomopatologo Antonio Tombolini. Tra 30 giorni saranno pronti i risultati delle analisi istologiche e tossicologiche che potrebbero fornire ulteriori dettagli. Traini è morto davanti ai compagni con cui aveva pedalato innumerevoli volte. Gli amici lo hanno visto accasciarsi e cadere dalla bici, e immediatamente hanno dato l'allarme. Sono stati loro a prestare i primi soccorsi, facendo il massaggio cardiaco, in attesa dell'ambulanza medicalizzata del 118 dall’ospedale di Atri, arrivata sul posto in poco tempo. I sanitari hanno tentato di rianimarlo per oltre 40 minuti, utilizzando anche il defibrillatore.

 Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo da parte del pm di turno, Silvia Scamurra, al momento senza indagati, ma non è escluso che nelle prossime ore possa emergere un nome o più di uno, poiché secondo quanto si apprende Traini era un atleta che praticava sport fin dall'infanzia, allenandosi quasi tutti i giorni tra calcetto, footing e bicicletta, e non aveva mai avuto problemi di salute.

Inoltre, stando a quanto trapela, a metà marzo aveva sostenuto la visita medica per poter partecipare alle corse agonistiche in bici.Traini lascia la moglie Luisiana, due figli piccoli, il padre Giovanni, la madre Elda e il fratello Sante. I funerali si terranno oggi alle 15 nella chiesa Santa Margherita di Atri.

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