Diana, la first lady pescarese, nell'inferno del Venezuela. Rischia l'arresto

Diana, la first lady pescarese, nell'inferno del Venezuela. Rischia l'arresto
di Barbara Scorrano
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Sabato 11 Maggio 2019, 09:55
In un’intervista rilasciata ad uno dei più popolari talk show del Venezuela diceva che la miglior maniera di riconciliarsi è perdonare. Parole difficili da pronunciare ora che corre il rischio di essere arrestata. A finire nel ciclone della politica internazionale è Diana D’Agostino, moglie di origini pescaresi di Henry Ramos Allup, ex presidente dell’Assemblea nazionale, il parlamento venezuelano, accusato di essere sodale e alleato di Edgar Zambrano, vicepresidente della stessa Assemblea nazionale e braccio destro di Juan Guaidò, principale oppositore del presidente chavista Nicolas Maduro, che lo ha privato di tutti i poteri istituzionali accusandolo di golpe.

Diana D’Agostino, 56 anni, conosciuta come “première dame” del Parlamento venezuelano, è figlia di Franco, che poco più che ragazzo decise di lasciare il capoluogo adriatico per trasferirsi in Sud-America e poi negli Stati Uniti, dove ha fondato la Dayco Holding, colosso delle costruzioni, cui è legata la sua fortuna e quella dei suoi figli. A cominciare dalla secondogenita Diana, che dopo gli studi in legge, ha trovato fama e successo legando la sua vita a quella di Henry Allup, avvocato e leader del partito socialdemocratico Azione democratica, di cui è segretario generale. Oggi Allup rappresenta la più alta autorità della coalizione di partiti che si oppongono al regime del presidente Maduro, deciso a spazzare via gli avversari del suo governo. A fianco di Allup nella lotta contro il regime, anche la bionda Diana, madre di tre figli, Rodrigo, Ricardo e Sergio, con cui ama farsi fotografare tra abbracci e sorrisi, lontani anni luce dall’angoscia che accompagna la famiglia in queste ore.

A differenza dei tanti che hanno trovato rifugio nella ambasciate straniere, Allup ha dichiarato di non voler cercare la salvezza altrove, né di avere intenzione di lasciare il Venezuela. E con lui sua moglie Diana. La revoca dell’immunità giunta per ordine di Maduro viene vissuta con fierezza e forza d’animo dalla famiglia Allup. Del resto, il coraggio ha sempre contraddistinto la stessa Diana, finita qualche tempo fa nell’agone mediatico per aver affermato che le donne chaviste sono disordinate e senza trucco. Un richiamo all’educazione e al decoro da parte di chi ha fatto dell’immagine, coniugata alla difesa della democrazia, il suo biglietto da visita. Nei suoi post sui social ama farsi ritrarre sorridente con i bimbi delle scuole e le associazioni di volontariato e scrivere sottolineando i valori della libertà e della solidarietà. Gli stessi che oggi difende a fianco del marito, impavida e coraggiosa come le ha insegnato papà Franco.
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