Don Grassi: «Mi ha accoltellato, ma lo perdono»

Don Grassi: «Mi ha accoltellato, ma lo perdono»
di Manlio Biancone
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Sabato 7 Maggio 2022, 08:20

«Perdono chi mi ha accoltellato». Queste le prime parole di Don Francesco Grassi, il parroco di Trasacco, accoltellato alla gola mentre pregava nella chiesa dei Santissimi Cesidio e Rufino, appena tornato in paese. Per alcuni giorni rimarrà ospite delle suore in attesa che si rimetta dallo chok e dalle ferite che gli ha inferte l’aggressore.

Chiedono scusa anche i familiari dell’anziano che ha pugnalato il prete. «A nome di tutta la mia famiglia credo sia necessario chiedere scusa a tutta la comunità di Trasacco per l’inqualificabile gesto che ha visto protagonista mio padre nei confronti di don Francesco». Sono le parole del figlio di Luigi Cellini , il 77enne che ha accoltellato il parroco di Trasacco «Non ci sono scusanti per giustificare tale gesto – ha continuato – ma mi preme sottolineare che mio padre è sempre stato, nel corso della sua vita, una persona irreprensibile, un grande lavoratore e devoto uomo di chiesa.Una vita completamente distrutta dalla morte del suo caro nipote. (ndr Luigi morto nel terremoto dell'Aquila).

Tutto ciò non deve costituire un alibi, ma vi chiedo di cercare di perdonare il suo inqualificabile gesto, come spero lo faccia don Francesco».

L’aggressore, arrestato dopo il drammatico episodio, si trova nel carcere di Avezzano in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si terrà lunedì mattina come richiesto la Pm, Maurizio Maria Cerrato, che ha coordinato le indagini, davanti al Gip del Tribunale di Avezzano e al suo avvocato di fiducia Antonio Milo.

 Intanto gli inquirenti continuano gli accertamenti per ricostruire i vari momenti del violento gesto e i motivi che hanno spinto Cellini a organizzare il tentato omicidio. Sembra che il 77enne non sia stato rieletto alla carica di Vice Priore della confraternita del Santuario della Madonna di Candelecchia e il fatto lo avrebbe particolarmente turbato tanto da pensare che, la mancata rielezione all’incarico, sia stata ordita dallo stesso parroco. Cosa che però non sarebbe vera anche perché le elezioni ai vari ruoli avvengono con il voto degli iscritti alla Confraternita.

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