L'intenzione non era quella di uccidere, probabilmente, ma certo di spaventare il suo rivale. L'ascia usata dall'aggressore, infatti, aveva la protezione di gomma inserita e solo in un secondo momento si è staccata, ferendo la vittima con un taglio di poco conto. Qualche punto di sutura e dieci giorni di prognosi che, tuttavia, non sminuiscono la gravità del fatto accaduto l'altra sera nella centralissima piazza Garibaldi a Sulmona. Ieri è arrivata la denuncia per lesioni aggravate dall'uso di un'arma e porto abusivo di arma nei confronti del 57enne che nel tardo pomeriggio di venerdì s'è scagliato contro un 31tenne che era seduto al bar con altre persone.
Entrambi noti alle forze dell'ordine, entrambi noti alle cronache per fatti di droga e non solo, droga che potrebbe essere all'origine dell'ennesimo regolamento di conti in città. A ricostruire la dinamica dell'aggressione, avvenuta in realtà sotto gli occhi di decine di persone, nessuna delle quali ha ritenuto di avvertire le forze dell'ordine, è stata la polizia dopo aver visionato le impressionanti immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza.
I due sono stati divisi da alcune persone presenti sul posto, prima di darsi alla fuga. La vittima si è recata, accompagnato dal suo avvocato, in ospedale per farsi refertare, ma poi ha deciso di non sporgere denuncia: l'uso dell'ascia, però, ha indotto la polizia di Sulmona a procedere d'ufficio. Un episodio che segue una serie di altri fatti di cronaca che hanno interessato lo stesso ambiente nelle scorse settimane: due auto bruciate, colpi di pistola sparati contro una vetrina e ora questo regolamento di conti all'arma bianca che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.