Ragazzo precipita dal rudere dopo la festa con gli amici. «Sono caduto». È gravissimo

Indagini sul ferimento a Ripa Teatina. Il 23enne è stato visto con altri in un bar a comprare gin

Ragazzo precipita dal rudere dopo la festa con gli amici. «Sono caduto». È gravissimo
di Alfredo D'Alessandro
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Martedì 2 Aprile 2024, 10:53

Resta stabile, ma in gravi condizioni il giovane che dice di essere caduto da quattro - cinque metri di altezza, da una sorta di ballatoio all’interno dell’ ex ospedale di Ripa Teatina, in proovincia di Chieti, nella notte del Venerdì santo, una struttura incompiuta, recintata con una rete e assediata dalla vegetazione, ma con punti perimetrali dai quali è possibile accedervi.


Il 23enne, ritrovato il mattino di sabato 30 marzo, dopo che una ragazza che abita in zona ha sentito i suoi lamenti, è ricoverato nell’ ospedale di Pescara, è in rianimazione, in prognosi riservata. I suoi familiari sono sconvolti da quando hanno scoperto che il figlio non era rincasato. Sul fatto indagano i carabinieri della stazione di Villamagna: il giorno di Pasqua è stato effettuato un nuovo sopralluogo nella struttura, che ha portato a ritrovare gli effetti personali, e a quanto pare sono state acquisite le immagini di alcune telecamere di sorveglianza. Il giovane ha riportato un trauma toracico chiuso, numerose fratture e lesioni interne importanti. Come se le è procurate? La tesi della caduta, riferita dal giovane ai soccorritori, resta la pista principale, ma gli aspetti da chiarire sono diversi. A cominciare dal fatto che si tratti di una caduta accidentale o di un gesto volontario. La cronaca di quanto è accaduto quella notte è tutta da ricostruire. Il 23enne in serata era stato visto con un altro giovane, e forse con altri amici, al centro del paese, dove avrebbero comprato una bottiglia di gin in un bar, alcol per movimentare una serata in compagnia, una festicciola con qualche amico.
Il fatto, cioè la caduta, si è verificato a notte fonda, ma ci si chiede in quali circostanze sia accaduto. Sul posto è stato ritrovato lo smartphone del giovane che, con tutta probabilità, quella notte non era solo. Chi lo ha portato in quella zona di periferia, lontano dalla sua abitazione che si trova al centro del paese, visto che il 23enne non ha mezzi ed è solito muoversi a piedi? Qualcuno è entrato con lui nello “scheletro” dell’ ex ospedale? E qualcuno era presente nel momento in cui il giovane è precipitato? Ma soprattutto, come è possibile che, con quelle lesioni, abbia potuto percorrere diverse decine di metri, arrivando nel punto in cui e è stato trovato e soccorso?

«Oggi cominceremo a fare il punto della situazione - dice il sindaco di Ripa Teatina, Roberto Luciani - Noi siamo molto attenti al disagio giovanile, siamo anche in contatto con il nostro Ambito territoriale, e sollecitiamo che questi giovani hanno bisogno di luoghi e di spazi loro, perché dopo il Covid questi ragazzi sono un po’ abbandonati. Noi abbiamo presentato un progetto di inclusione che ci è stato finanziato, sicuramente realizzeremo iniziative per i giovani, per creare spazi di inclusione per loro e per attenzionare le problematiche giovanili».
 

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