Chieti, ragazzina picchiata in piazza: indagata una coetanea

Chieti, ragazzina picchiata in piazza: indagata una coetanea
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Mercoledì 21 Febbraio 2018, 10:33
E' stata picchiata da una coetanea in piazza San Giustino, a due passi da tribunale e cattedrale. Una ragazzina di 17 anni, teatina, è finita in pronto soccorso con un trauma cranico: ne avrà almeno per una settimana. La polizia indaga sull’aggressione avvenuta lunedì pomeriggio, in pieno centro storico: al momento non si conoscono i motivi che hanno scatenato la violenza. Un’incomprensione nata nei corridoi di scuola, una vendetta per motivi sentimentali oppure altro? Saranno gli accertamenti della Questura a chiarirlo. Tutto comincia a metà pomeriggio. Due studentesse si danno appuntamento sotto i portici di palazzo Mezzanotte: tra loro ci sono alcuni screzi e vogliono affrontare il problema faccia a faccia. Non è chiaro cosa sia avvenuto in precedenza: probabilmente si tratta di questioni adolescenziali. Entrambe sono accompagnate da alcune amiche. La lite degenera nel giro di pochi minuti. E dalle offese si passa alle mani: prima gli spintoni, poi una vera e propria aggressione. La diciassettenne viene colpita, perde l’equilibrio e cade a terra, battendo la testa. Al pestaggio non avrebbero partecipato altri adolescenti. Di certo a telefonare al 113, intorno alle 18, è la stessa aggredita.

Sul posto interviene tempestivamente la Squadra volante, coordinata dal vice questore aggiunto Antonello Fratamico. Ma, in piazza San Giustino, i poliziotti trovano solo la ragazzina ferita: la coetanea che l’ha buttata a terra è già andata via, sembra insieme alla madre, che avrebbe assistito all’aggressione. In serata la diciassettenne si fa medicare in ospedale e viene dimessa: secondo i medici, guarirà in sette giorni. Al momento sono in corso ulteriori accertamenti della Squadra mobile, guidata dal vice questore aggiunto Miriam D’Anastasio. Per ricostruire con precisione la lite e i motivi che l’hanno scatenata, sarà fondamentale ascoltare la testimonianza della giovane presa di mira e di chi ha assistito all’episodio. Non è da escludere che qualche dettaglio in più possa emergere dalle telecamere presenti in zona. Considerando che la ferita ha riportato una prognosi inferiore ai 21 giorni, l’inchiesta proseguirà solo a querela di parte: tocca ai genitori della diciassettenne denunciare chi ha mandato in ospedale la figlia.
 
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