Il musicista arrestato: «Ho visto nella folla lo stalker di mamma e ho perso la testa»

Il 53enne è stato bloccato e portato in caserma dai carabinieri per resistenza, oltraggio e lesioni

Il musicista arrestato: «Ho visto nella folla lo stalker di mamma e ho perso la testa»
di Alfredo D'Alessandro
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Martedì 9 Aprile 2024, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 10:44

«Chiedo scusa alle forze dell’ordine perché non è mia abitudine essere violento, chi mi conosce lo sa». Sono iniziate così, fra le lacrime, le dichiarazioni spontanee rese ieri dal 53enne musicista teatino che sabato sera, in stato di alterazione, davanti al teatro Marrucino di Chieti, ha reso necessario l’intervento dei carabinieri che poi lui ha aggredito facendo scattare l’arresto per resistenza, oltraggio e lesioni. Il musicista ha parlato dei suoi problemi con l’alcol, sabato pomeriggio era nella commissione di un concorso musicale: «Non dovevo suonare, c’era un’aria di festa, con gli allievi che suonavano, mi sono sentito quasi in dovere di brindare un po’ di più, - ha detto ancora - mi sono bevuto due tre cosine al bar, poi non nascondo che quando è finito il festival, c’è stato l’aperitivo finale. Avevo sete, e mi sono bevuto un bicchiere di vino tutto di un sorso e da lì in poi quasi non ricordo più nulla».

Ma nel racconto del musicista c’è anche l’ombra di un’ossessione: «Mi sono ritrovato in mezzo ad una folla immensa, gente che usciva, nuovi spettatori che entravano e a un certo punto ho avuto una visione, in mezzo a questa folla ho visto questo personaggio che ha stalkerizzato mia madre per 4 anni. Contro di lui c’e un procedimento penale, è stato allontanato dalla città però c’è l’ossessione in famiglia che lui possa venire in qualche modo di nascosto. Credo di aver capito in questi due giorni a mente lucida, riflettendo, che mi volevo solo rifugiare dentro il teatro, pretendevo di entrare per rifugiarmi dentro il teatro perché vedevo questa persona ovunque. Quando ho visto che non mi facevano entrare ho inventato la scusa degli strumenti da recuperare, ho avuto un attacco di panico». Il giudice Maurizio Sacco ha convalidato l’arresto, come richiesto dal pm Roberta Capanna, l’uomo è stato rimesso in libertà. L’avvocato Manuela D’Arcangelo, che lo difende, si prepara all’udienza del 27 maggio.
 

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